Tor Tre Teste, per i commercianti è crisi nera. E chiudono anche i negozi cinesi
Almeno sei esercizi commerciali chiusi in pochi mesi nelle sole via Campari e via dei Berio. Continua la desertificazione commerciale del quartiere e nel resto di Roma non va molto meglio
Almeno sei esercizi commerciali chiusi in pochi mesi tra via Campari e via dei Berio. L’estate 2014 non ha portato fortuna ai commercianti di Tor Tre Teste dove sono sempre più i negozi che abbassano per sempre la saracinesca. Lo si legge sul giornale locale Abitarearoma.net che in questi mesi ha pubblicato un vero e proprio bollettino di guerra sulle attività in dismissione.
SERRANDE ABBASSATE - La crisi ha toccato prima il settore dell’elettronica e degli elettrodomestici con le chiusure, lo scorso inverno, di Electronica Berio e Geim. Poi è toccata al minimarket Sisa e al Tuodì di via dei Berio. In ultimo, nei giorni scorsi, hanno chiuso T3T Elettroforniture che operava in via Campari dal 1982 e perfino "il negozio del cinese" - così era chiamato dagli abitanti - sempre in via dei Berio.
In mezzo c’è anche qualche buona notizia, come la prossima apertura, in via di Tor Tre Teste, di due nuovi store di Uniero e Pittarosso. Ma senza dubbio il trend negativo rimane e non fa che confermare la desertificazione commerciale di Tor Tre Teste che sembra risentire della crisi più di altri quartieri del Municipio.
I NUMERI - Crisi che del resto non si ferma in periferia. Secondo i dati della Cna Roma l’estate 2014 ha segnato il de profoundis del commercio con una flessione del 15-25 % con punte del 50% rispetto all’anno precedente. “Un termometro della crisi - scrive la Confedereazione dell’artiginato e della piccola e media impresa - sono i negozi delle grandi griffe pieni di merci e vuoti di gente. Non ci sono mai state file davanti ai negozi. Nessuno ha detto che e' andata bene. I giorni di pioggia poi hanno fatto perdere giorni di lavoro preziosi. In centro e' andata meglio che in periferia grazie alla presenza di turisti”.