Tor Tre Teste, la vergogna del 556 raccontata al sindaco: "Parlerò con Improta"
I residenti raccontano i disagi del bus che li porta a Centocelle. "Passa ogni 58 minuti. Abbiamo protestato, ma nessuno ci ascolta"
Le inaugurazioni in periferia per la giunta Marino sono sempre un'arma a doppio taglio. Anche oggi a Tor Tre Teste, dove il sindaco ha avviato il countdown per la consegna della Prenestina bis, i residenti hanno provato a far sentire la propria voce. Il sindaco, in nome di quella fase 2.0 iniziata dopo i fatti di Tor Sapienza e decantata dal palco del Quirino di fronte agli esponenti del Pd, si è fermato ad ascoltarli.
"Abbiamo deciso di parlare con i cittadini per ridurre i disagi al minimo sono felice di poter trovare delle indicazioni precise". In particolare il sindaco ha sbattuto la faccia contro quella che è una delle vergogna più ricorrenti nei quartieri più periferici, il trasporto pubblico. Qui a Tor Tre Teste è il 556 il pomo della discordia. Il bus, salvato dopo l'assemblema del 7 febbraio, vanta una frequenza bassissima. Il tutto per raggiungere appena Centocelle.
I residenti non le hanno mandate a dire: "Siamo isolati, il bus 556 passa ogni 58 minuti in condizioni normali. Io ho scritto anche al suo Gabinetto ma non ha mai risposto nessuno. Deve parlare con Improta". E il sindaco ha promesso di intervenire e di richiamare già in giornata la signora che ha denunciato la situazione.
Il 556 è da sempre un tormento per il quartiere. Più volte sono stati richieste potenziamenti, arrivati ma non sufficienti per colmare problemi ormai atavici. Di recente si era paventata la soppressione per quanto riguarda il passaggio dentro Tor Tre Teste, fatto questo che aveva provocato un moto di rivolta nel quartiere. Il bus è infatti l'unico che collega con il resto della città e senza il suo passaggio i cittadini risultano praticamente murati nel quartiere. A salvarlo un compromesso con un cambio di percorso però mai comunicato ai residenti da Atac. Così nelle scorse settimane non sono mancati i problemi all'interno delle vetture. A farli deflagrare sulla stampa un video in cui un'autista Atac, esasperata dalla lamentele dei cittadini ignari dei cambiamenti, faceva esplodere la propria rabbia nei confronti dell'utenza.
