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Tor Sapienza Collatino / Via Salviati

Roghi tossici a Salviati: "In Senato gli ecoreati, a Tor Sapienza le ciminiere"

Il Comitato di Quartiere continua imperterrito a denunciare il fenomeno, con foto e post sui social network, e ad appellarsi all'amministrazione. Stavolta con riferimento alla legge sugli ecoreati

Mentre in Senato si vota il disegno di legge per gli ecoreati, "le ciminiere" di via Salviati continuano a fumare. I roghi tossici non accennano a placarsi, e sulle cronache locali rischiano quasi di non fare più notizia. Mentre Tor Sapienza rimane affumicata da incendi e nubi alla diossina provenienti dai campi rom. 

Il Comitato di Quartiere continua imperterrito a denunciare il fenomeno, con foto e post sui social network, e ad appellarsi all'amministrazione, che ben conscia del problema non ha ancora messo in campo soluzioni adeguate. A poco o nulla sono serviti gli argini anti rifiuti installati dalla Polizia Locale sul perimetro degli insediamenti, per evitare la sosta dei camion che scaricano il materiale da bruciare. Nulla ferma quella che ormai i cittadini chiamano "la fonderia Salviati". E stavolta ricordano che il governo Renzi ha disposto normative nazionali. 

"Il nuovo delitto di inquinamento ambientale (art. 452-bis) - spiegano dal Cdq - punisce con la reclusione da 2 a 6 anni e la multa da 10.000 a 100.000 euro chiunque, abusivamente, cagiona una compromissione o un deterioramento, significativi e misurabili: delle acque o dell'aria o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo e di un ecosistema, della biodiversità, della flora o della fauna". 

"E punisce invece con la reclusione da 5 a 15 anni chiunque, abusivamente, cagiona un disastro ambientale, specificando che tale deve considerarsi, alternativamente l'alterazione irreversibile dell'equilibrio di un ecosistema; l'alterazione dell'equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali o l'offesa all'incolumità pubblica in ragione della rilevanza del fatto per l'estensione della compromissione o dei suoi effetti lesivi per il numero delle persone offese o esposte a pericolo. 

C'è inoltre anche l'aggravante relativa all'ipotesi che il delitto di disastro sia commesso in un'area naturale protetta o sottoposta a specifici vincoli, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette".

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