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Tor Sapienza Tor Sapienza / Viale Giorgio Morandi

Tor Sapienza, rifugiati smantellano il centro: lasceranno viale Morandi il 31 marzo

I 38 immigrati del centro Sprar sono tornati per aiutare gli operatori a smontare la struttura. Il 31 Marzo la cooperativa Il Sorriso restituirà le chiavi all'istituto bancario proprietario dell'immobile

Sono tornati a Tor Sapienza, ma solo per aiutare gli operatori sociali a sbaraccare il centro Sprar. I 38 rifugiati nel mirino di proteste, guerriglie e miccia di una bomba scoppiata a Tor Sapienza, a Roma est, ma che, lo abbiamo detto e ridetto, poteva esplodere forse in una qualunque altra zona abbandonata di periferia, lasceranno definitivamente il quartiere il 31 marzo. Quel giorno la cooperativa Il Sorriso restituirà le chiavi dello stabile alla proprietà, un istituto bancario. 

A metà marzo la decisione dell'assessorato alle Politiche Sociali: spostare una volta per tutte i rifugiati "in un luogo più appropriato per la loro dignità e la loro sicurezza". Un annuncio arrivato a poche ore da due secchioni dell'immondizia andati a fuoco, azione che però non era legata, a detta degli abitanti, alla presenza degli immigrati, ma a una serie di lettere di sfratto recapitate da Ater agli inquilini delle case popolari del quadrante. 

Ora i ragazzi stanno dando una mano a smontare il centro, "un passaggio importante perché fa parte del percorso di responsabilizzazione previsto dal progetto nel quale sono inseriti", spiega l'assessorato. Dove andranno? Ancora nessun dettaglio. "Saranno ospiti nella sede definitiva del nuovo centro Sprar ormai invia di allestimento, anche grazie al loro impegno, in un quartiere più centrale, in tutt'altro quadrante della città".

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