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Venerdì, 19 Aprile 2024
Tor Sapienza Tor Sapienza / Viale Giorgio Morandi

Guerriglia a Tor Sapienza, la rabbia dei residenti: "Via i rifugiati o faremo da soli"

Un'altra giornata di proteste nel quartiere con un migliaio di persone in presidio davanti al centro di accoglienza di viale Giorgio Morandi. "Basta migranti, vogliamo sicurezza" lo slogan dei manifestanti che ora pretendono lo sgombero del centro

"Basta con i furti". "Basta con le violenze". "Basta immigrati incivili". Dopo la sassaiola di ieri un’altra giornata di tensione a Tor Sapienza tra residenti e i rifugiati ospiti del centro di accoglienza di viale Giorgio Morandi. Circa un migliaio i manifestanti presenti in assemblea in via Tranquillo Cremona. Il clima è pesante, la riunione viene sciolta quasi subito e gli abitanti raggiungono in corteo il centro di accoglienza di viale Morandi, presidiato da una ventina di agenti in tenuta anti sommossa.

BASTA IMMIGRATI - Rispetto alla giornata di ieri non ci sono stati scontri, cassonetti in fiamme e lanci di sassi ma la tensione resta altissima. La difficile convivenza con i migranti resta il primo motivo di disagio (ma non l’unico) dei residenti delle Case Ater di viale Giorgio Morandi e di quelle Isveur di via Tranquillo Cremona. 

IL TENTATO STUPRO - Per gli abitanti la pazienza è finita domenica quando una ragazza è stata aggredita, complice l’illuminazione messa ko dal maltempo, da tre uomini incappucciati nel parco di viale Cremona. La ragazza aggredita era presente alla manifestazione e ha raccontato come si sono svolti i fatti. "Mi hanno fatto cadere per terra e hanno provato a tirarmi su la maglietta. Sono riuscita a gridare e chiamare il mio cane, un pitbull, che li ha rincorsi. Dall’accento erano di nazionalità rumena o albanese. Se li ho denunciati? Solo il giorno dopo perché avevo solo voglia di tornare dalla mia famiglia". 

SITUAZIONE INVIVIBILE - La sicurezza, dunque, prima di tutto. A parlare è sempre la vittima della tentata violenza. "Quella avvenuta domenica è la quarta aggressione in dieci giorni. Non possiamo scendere a portare giù il cane, non possiamo portare i bambini al parco perché è pieno di bottiglie di birra e siringhe. Non possiamo vestirci in un certo modo perché se una donna passa vicino al centro di accoglienza viene fischiata. Se poi volete parlare di razzismo va bene lo stesso, fate voi".

VIDEO | I RIFUGIATI? PERCHE' NON PORTARLI IN CENTRO?

VIDEO | La rabbia di una manifestante: "Non voglio essere più italiana"

LA POLITICA NON C'ENTRA - Il presidio è continuato per diverse ore. Tanta la rabbia e gli slogan contro il Sindaco Marino e lo "stato buonista che protegge solo gli stranieri", ma anche qualche contestazione nei confronti della stampa che aveva parlato di infiltrati di destra. "Qui non c’è politica - spiega un manifestante – se volete la politica andate altrove, certo che qualche testa calda può essere dovunque ma qui siamo tutte famiglie. È una protesta spontanea".  I residenti hanno chiesto lo sgombero immediato del centro di accoglienza di viale Morandi. "Per troppo tempo ci hanno preso in giro - urla una manifestante – ma ora ci siamo svegliato e se non ci aiutano faremo da soli".
 
UN MALESSERE CHE VIENE DA LONTANO – Le incomprensioni tra italiani e migranti non sono comunque l’unico problema sollevato dai manifestanti. Il degrado a Tor Sapienza è infatti balzato spesso alle cronache per l’imponente fenomeno della prostituzione, con  i residenti che parlano di trans e prostitute (anche in pieno giorno) sotto le finestre di viale De Chirico. E poi ci sono i problemi comuni a tutte le periferie romane: i parchi e le strade sempre sporche, gli autobus tagliati e i servizi che mancano. 

Tor Sapienza - Le foto del presidio

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