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Centocelle, la battaglia persa contro il commercio abusivo

A nulla sono valsi articoli, denunce, sopralluoghi, blitz e tavoli tecnici. Il mercato di viale Primavera resta in mano ai venditori abusivi

Il segnale di via libera arriva intorno alle dodici e un quarto. Nel giro di qualche minuto lo spiazzo di viale della Primavera è già ingombro di teli e cartoni su cui gli ambulanti dispongono lesti la merce da vendere - scarpe, abiti e oggetti d’ogni genere - in un rituale che si ripete identico ogni giorno. "I controlli? Quasi tutte le mattine qui c’è una pattuglia della Polizia Locale", ci spiega una signora, "che però a quest’ora va via". Quando i vigili smettono il servizio, arrivano gli abusivi. E attorno ai 'banchetti' sistemati sull’asfalto si formano piccoli capannelli di persone a caccia dell’affare. 

Per molti frequentatori del mercato il problema principale è proprio la provenienza della merce che nel migliore dei casi è il prodotto del rimestìo nei cassonetti, nel peggiore "il risultato di furti o borseggi". Un altro problema lamentato dai clienti è l’accesso difficoltoso all’interno della struttura - un mercato al coperto che ospita decine di banchi - dal momento che gli ambulanti occupano quasi per intero il marciapiede. 

COMMERCIANTI VS ABUSIVI - Secondo i commercianti che abbiamo interpellato tuttavia le difficoltà che sta vivendo il centro Insieme - che conta un numero sempre crescente di banchi vuoti - sono determinate principalmente dalla crisi economica e solo in misura minore dalla concorrenza del commercio sleale. "In realtà vendiamo cose diverse e abbiamo clientele diverse", ci spiega la proprietaria di un banco di calzature, "le persone che vengono qui a comprare scarpe o vestiti non sono le stesse che si fermano fuori". Per gli abusivi, comunque, la clientela non scarseggia. E gli abitanti spesso si dividono tra chi invita alla tolleranza e chi invoca legalità. 

BLITZ E CONTROLLI - Un’altra opinione che viene spesso ripetuta a mezza voce, tra i banchi del mercato così come sui social network, è che le istituzioni abbiano scelto la strada della tolleranza per non accrescere un disagio sociale già di per sè drammatico. In altre parole, meglio il mercato illegale che una sicura impennata della delinquenza. Una tesi ovviamente smentita dai tutori dell’ordine che invece lamentano, è il caso ad esempio della Polizia Locale, l’insufficienza dei mezzi a disposizione per far fronte all’emergenza. 

Il 30 gennaio scorso l’Assessore al Commercio Cesare Marinucci annunciava a RomaToday che “sotto la spinta della stampa, dei cittadini e dei commercianti la Polizia Roma Capitale ha iniziato un servizio di vigilanza (dalle 8 alle 14, ndr), prima saltuario e via via sempre con maggiore frequenza". Sulle prime la misura è parsa funzionare, poi gli orari di vigilanza si sono via via ridotti e gli abusivi sono tornati. Altro aspetto da segnalare riguarda i blitz anticontraffazione che avvengono sempre più di rado (a quanto ci risulta l’ultimo di una certa entità è stato effettuato lo scorso 19 marzo). 

TASK FORCE - Intanto solo sabato scorso, a margine di un incontro con il Prefetto Pecoraro, il Sindaco Marino ha annunciato un'imminente task force contro il commercio abusivo. "Abbiamo preso delle decisioni immediatamente operative e da lunedì ci sarà una collaborazione fra tutte le forze dell'ordine, compresa la polizia locale", ha spiegato il primo cittadino, che ha poi aggiunto un aneddoto personale. “Ho espresso tutta la mia frustrazione raccontando anche un episodio di ieri sera quando passando da piazza Navona in bici ho visto una piazza piena di venditori abusivi, una situazione che non è più accettabile nè tollerabile. Inizieremo gradualmente, in modo da non fallire, a partire dalle aree di Colosseo, Vaticano e piazza Navona". Per abitanti del centro e turisti un’ottima notiza. Centocelle, invece, dovrà ancora aspettare.  

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