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Termini-Centocelle, deraglia treno in manovra: è il secondo in un mese

Lo denuncia l'associazione TrasportiAmo: "La tratta è rimasta nel limbo"

Nuovo deragliamento per la ferrovia Termini-Centocelle. A meno di un mese dalle immagini di un vagone ‘giallo’ finito sul terreno, la mattina del 28 dicembre scorso un trenino è uscito nuovamente dai binari presso il deposito di Centocelle. Anche questa volta non si sono registrati feriti dal momento che l’incidente si è verificato nel corso delle operazioni di manovra, quindi senza passeggeri, e anche questa volta non ci sono state conseguenze sulla circolazione.

A denunciare l’accaduto è l’associazione TrasportiAmo che da tempo ha acceso i riflettori sul futuro della tratta: “Mentre il ministero delle Infrastrutture (Mit, ndr) accantona il progetto di riqualificazione della Roma-Giardinetti, inserito nel PUMS (il Piamo urbano per la mobilità sostenibile, ndr), la Regione Lazio glissa e Roma Capitale tarda ad acquisire al patrimonio comunale l’infrastruttura, i treni continuano a deragliare”, scrive l’associazione.

“Nei giorni scorsi il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha annunciato un finanziamento per la Roma-Lido e la Roma-Viterbo mentre la Termini-Centocelle è rimasta nel limbo”, aggiunge a Romatoday il presidente dell’associazione, David Nicodemi. “Tutto questo nonostante la tratta abbia un importante bacino di utenza per la zona. Ricordiamo che il corrispettivo di 90milioni di euro previsto per l’espletamento dei servizi ferroviari, disciplinato dal Contratto di Servizio Regione-Atac ancora in essere, è destinato anche alla manutenzione ordinaria dei beni, delle infrastrutture, dei mezzi e degli impianti. Tale circostanza rileva una certa corresponsabilità dell’azienda capitolina nella conservazione delle stesse infrastrutture”.

La notizia è stata commentata anche da Adrea Ricci, presidente dell’Osservatorio regionale sui trasporti. “Quanto accaduto dimostra che non c’è davvero più tempo da perdere se non si vuole che sia scritta un'altra pagina vergognosa nella storia dei trasporti romani e del Lazio. Nei mesi scorsi, con l’annuncio dei lavori di ammodernamento, pensavamo di essere arrivati a una soluzione, invece il ministero delle Insfrastrutture ha deciso di classificare la ferrovia come tramvia. Sarà così necessaria una ristrutturazione radicale, in particolare ai binari, che dovranno diventare a scartamento ordinario, con il rischio di un notevole allungamento dei tempi e di interruzione dei lavori. L'Osservatorio collaborerà con tutte le altre realtà che si sono occupate in questi anni della linea per fare, con un'iniziativa condivisa e dal basso, i passi che spingano, a concludere gli atti amministrativi che consentano di riportare questa linea, in sicurezza, efficienza e sostenibilità, a riprendere il ruolo centrale che le compete”.

All’inizio di dicembre TrasportiAmo ha lanciato anche una petizione per la “Riqualificazione Ferrovia Roma-Giardinetti”. L’associazione chiede di “definire il trasferimento, a titolo gratuito, dell’infrastruttura dalla Regione Lazio a Roma Capitale; di sollecitare il Mit affinché assegni le risorse necessarie per l’ammodernamento e il prolungamento della Linea; di prevedere la riapertura della tratta Centocelle-Giardinetti o, in alternativa, di prolungare quantomeno l’esercizio fino alla fermata Togliatti in corrispondenza della fermata Metro C Parco di Centocelle, in modo da creare un efficiente nodo di scambio; di istituire un Osservatorio presso Roma Capitale, aperto ai Municipi, alle Associazioni/Comitati utenti/cittadini del territorio e alle Organizzazioni Sindacali, finalizzato a monitorare l’avanzamento dei lavori”. 

Foto dell'Associazione TrasportiAmo

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