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Centocelle Quadraro / Via di Centocelle

Parco di Centocelle, ancora nessuna bonifica. La rabbia dei romani: "In tre anni dal M5s solo parole"

Comitati infuriati contro la sindaca Raggi e il M5s. Dall'incendio sul terreno del Canalone, a gennaio 2017, si attende ancora la bonifica dai rifiuti interrati

Bonifica dai rifiuti interrati nell'area dell'ex canalone Mussolini, trasferimento degli autodemolitori regolari fuori dal parco e chiusura di quelli abusivi. Senza queste tre azioni urgenti, il parco di Centocelle è destinato a restare abbandonato, non fruibile dai cittadini, un'area fatta di mini discariche, terreni inquinati, attività illegali.

I cittadini stremati lo ribadiscono ai rappresentanti M5s durante una seduta di commissione congiunta Ambiente-Cultura. Sono tre anni che il quadrante aspetta interventi sul parco, 120 ettari di terreno con tanto di resti archeologici della Roma antica. Atti votati in aula, ordinanze firmate dalla sindaca Raggi, un consiglio comunale straordinario interamente dedicato al tema, un numero infinito di commissioni capitoline e municipali. E quasi nessun intervento concreto e tangibile per la riqualificazione del polmone verde.  

"Solo parole e nulla di fatto nel concreto" denunciano i membri di Pac (Parco archeologico di Centocelle) libero, Cinecittà Bene Comune, cdq Tor Pignattara, cdq Torre Spaccata, Asud onlus, Legambiente. Tutti presenti oggi ad ascoltare gli amministratori tentare di spiegare quanto fatto per il parco. Troppo poco, quasi zero, è il giudizio all'unanimità di chi aspetta da tre anni. Da quando prese fuoco il terreno dell'ex canalone Mussolini - era gennaio 2017 - mettendo allo scoperto le condizioni di inquinamento del terreno, contaminato di rifiuti interrati con ogni probabilità sepolti in occasione del maxi sgombero del campo rom Casilino 900. 

La bonifica dai rifiuti rimasta una promessa

La sindaca Raggi mise nero su bianco l'urgenza con un'ordinanza: bonificare subito il terreno. Tre anni dopo però, nulla si è ancora mosso. I rifiuti sono ancora lì, con i consiglieri, comunali e municipali, che si difendono e i residenti che battono i pugni sul tavolo. "La rimozione deve essere oggetto di interventi specialistici assoggettati a procedure a evidenza pubblica" spiega la presidente della commissione Cultura, ex grillina del municipio oggi in Comune, Eleonora Guadagno. La consigliera comunica che del bando di gara per i lavori si occuperà il Provveditorato delle opere pubbliche per l'Italia Centrale (organismo afferente al Ministero dei Trasporti) grazie a una convenzione stipulata a novembre da Roma Capitale.  

"Secondo gli uffici, per le attività di bonifica e la messa in sicurezza del Parco di Centocelle sono necessari almeno 500.000 euro. Le risorse sono già state inserite nel Programma triennale opere pubbliche 2020-2022 ed è già stato elaborato un piano di fattibilità per l'assegnazione dei fondi". Già, ma la stessa sindaca Raggi lo scorso maggio aveva chiesto un aiuto in termini economici dalla Regione, dichiarando che i 500mila euro non erano sufficienti

Gli autodemolitori ancora da delocalizzare

Altra questione che ancora aspetta una soluzione definitiva riguarda la delocalizzazione degli autodemolitori presenti sul lato est del parco. La metà dei presenti, denunciano i comitati, "senza alcuna autorizzazione allo svolgimento delle attività". E quelli regolari che aspettano di essere trasferiti in aree idonee, come più volte promesso dal Comune. "La parte politica ha richiesto agli uffici di eseguire una attenta attività di ricognizione finalizzata a individuare le aree disponibili e idonee per le attività di autodemolizione e che tali aree siano comunicate alla Regione Lazio per gli atti conseguenti" spiega ancora Guadagno. Ma, è l'accusa del Campidoglio, la Regione non si è ancora mossa. Uno scaricabarile che i cittadini non sono più disposti a tollerare. 

"Due ore di "noi abbiamo fatto", "è colpa di quelli di prima", "va tutto bene" o in alternativa di scherni diretti ai cittadini che precisavano il dato di realtà - inammissibili di per sé ma assolutamente impropri dopo tre anni dall’insediamento – tanto che alla fine non c’è stato modo per i cittadini di intervenire" denunciano i comitati. "Continueremo a monitorare e fare pressione perché la bonifica del Canalone avvenga, ma al tempo stesso oggi abbiamo considerato amaramente che è ragionevole pensare che questa consiliatura non riuscirà a bonificare l’area".

Da parte sua il Campidoglio rivendica azioni sul fronte della progettazione. "Per la riqualificazione generale del Parco di Centocelle, è opportuno ribadirlo, sono stati stanziati ben 2.800.000 euro" conclude Guadagno, riferendosi ai lavori di restyling dell'area verde programmati da anni, già dalla scorsa amministrazione, e mai portati in fondo. "Un segno tangibile di come l’attuale Amministrazione creda in un progetto di rinascita al quale nessuno, negli ultimi 30 anni, aveva minimamente pensato". Ai residenti però gli annunci non bastano più se non si tramutano in azioni concrete. E senza la bonifica dell'area, nessuna riqualificazione può essere pianificata. 

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