Alessandrino, profilattici e deiezioni all'ombra dell'Acquedotto. Il Cdq: "Bonificare l’area"

Salviamo l’Acquedotto Alessandrino dal degrado. L’appello è dell’Associazione Alessandrino Oggi e Dintorni, comitato che sta lottando tenacemente per tenere viva l’attenzione su un quartiere troppo spesso dimenticato. L’ultima denuncia riguarda la condizione in cui versa via degli Olmi, nel tratto che costeggia l’Acquedotto. Una terra di nessuno, a sentire il cdq.

"I cittadini sono logori dalla presenza di prostituzione dei trans, da preservativi, deiezioni canine e quant' altro nella zona". Anche la ‘passeggiata Alessandrina’,  il tratto ciclo-pedonale inaugurato nel 2011, è stato transennato a causa di un crollo, e "l’adiacente via del Fosso chiusa al traffico".

Se poi ci mettiamo l’assenza di illuminazione e l’incuria del verde, il quadro diventa desolante. "La situazione si è ulteriormente aggravata", denuncia l’Associazione Alessandrino che reclama con forza un intervento delle istituzioni. Il primo passo, secondo il comitato, dovrebbe essere potenziare l’illuminazione. "I 3 lampioni presenti sono stati rimossi nel 2005 e da allora nulla sono valsi i nostri reclami e le segnalazioni alla Sopraintendenza dei Beni Archeologici e ad Acea per riposizionarli.

"Lo scorso anno - continua la nota dell’Associazione - abbiamo avuto un incontro al Ministero dei lavori Pubblici con l’assessore Fabrizio Ghera il quale ci aveva messo in contatto con Acea. Ma dopo un sopralluogo e tante promesse (quattro lampioni e una lampada ad illuminare la Torre, costo 16 mila euro), non hanno rispettato gli impegni". L’ultima bonifica dell’area, avvenuta in seguito a ripetute pressioni dei residenti, risale allo scorso novembre. Ma intervenire saltuariamente non basta. Per combattere la prostituzione servono interventi strutturali e un impegno costante.