Velletri: in piazza contro la demolizione delle case abusive
Stamane circa duecento cittadiniv si sono dati appuntamento sotto il tribunale di Velletri: chiedono che la mancata sanatoria delle loro abitazioni abusive non porti alla demolizione
Cittadini in piazza per chiedere il rispetto del loro diritto alla casa, sebbene abusiva. Stamane in Piazza Falcone a Velletri di fronte al tribunal oltre 200 cittadini provenienti da tutti i Castelli Romani hanno chiesto di non procedere alla demolizione o all'acquisizione degli immobili non sanati che spesso sono la prima casa per molti.
Il Comitato Equi Diritti da tempo si batte contro le decisioni della Procura di Velletri che ha chiesto ai sindaci di procedere all'abbattimente degli immobili abusivi con sentenza passata in giudicato.
Cristina Milani presidente del Comitato è certa, la situazione di disagio che stanno vivendo molti cittadini è dovuta all'inerzia delle amministrazioni comunali nel valutare le richieste di sanatoria delle abitazioni. "Abitazioni su cui i Comuni ed erario, hanno arricchito i loro bilanci percependo milioni di euro delle spese di sanatoria negli anni 1994 e 2003, oltre a decenni di tasse di proprietà da quei legittimi proprietari che oggi qualcuno vorrebbe trasformare in inquilini".
Cinque le contestazioni del Comitato Equi Diritti a cui si è unita l'associazione Pro Case di Rocca di Papa: l'assenza di nuovi piani regolatori fermi a oltre 40 anni fa, nonostante la popolazione dei Castelli Romani sia più che triplicata, le responsabilità degli uffici tecnici dei comuni che hanno da un lato incassato le somme di istruttoria delle sanatorie e poi dall'altro non hanno elaborato le pratiche, il cattivo utilizzo dei fondi di scopo per il recupero dei nuclei abitativi sorti spontaneamente e infine la discriminazione su piano nazionale dei residenti dei Castelli Romani visto che in altri territori non si sta procedendo a demolizioni e acquisizioni al patrimonio.
I due comitati hanno annunciato una nuova manifestazione prevista per la fine del mese di ottobre sotto il consiglio regionale del Lazio.
