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Marino Marino / Corso Vittoria Colonna

Marino, Silvagni: "Per le linee ferroviarie dei Castelli intervenga la città metropolitana"

Dopo la pubblicazione del rapporto Pendolaria che vede i treni dei Castelli come i peggiori d'Italia, il sindaco di Marino su cui transitano due linee tra le meno efficienti chiede un intervengo condiviso sul territorio

Nella giornata di ieri il rapporto Pendolaria 2014 stilato ogni anno da Legambiente ha decretato le tratte ferroviarie dei Castelli Romani come le peggiori d'Italia. Sul Comune di Marino insistono ben due delle linee che si sono aggiudicate questo famigerato riconoscimento, l'Albano-Roma e la Velletri-Roma con le fermate di Marino centrale e Santa Maria delle Mole.

Il sindaco marinese Fabio Silvagni ha chiesto subito spiegazioni a Trenitalia e un intervento condiviso nell'ambito della città metropolitana: "Credo che Trenitalia debba delle spiegazioni ai cittadini del Comune di Marino, ma per questo faccio appello anche agli altri colleghi sindaci di Albano, Frascati, Ciampino, Lanuvio e Velletri interessati da questi disservizi”, si legge in una nota di stampa diffusa all'indomani della diffusione dei dati di Pendolaria.

Il caso dei trasporti non all'altezza di un collegamento con la Capitale può diventare per il sindaco Silvagni un'occasione per ripensare il governo del territorio: "Come ho già avuto modo di dire nella recente assemblea deisindaci della Asl Rm H – afferma Silvagni -  è tempo che si cominci a fare rete in maniera davvero organica tra i comuni dei Castelli Romani nel nuovo ente che è la Città Metropolitana di Roma non solo sulla sanità, non solo sui trasporti ma penso anche al tema dei rifiuti, dell’ambiente, del sociale sui quali le risposte delle amministrazioni ai cittadini debbono essere forti, chiare e trasparenti".

"Credo sinceramente – va avanti il sindaco di Marino -  che tutto ciò possa accadere con maggiore efficacia se le forze buone e oneste degli amministratori dei Castelli Romani si uniranno per affermare con decisione una unità di intenti che prima di tutto deve derivare dai valori, dalla cultura, dall’identità e dalla storia comuni del nostro territorio che non può e non vuole restare periferia dei servizi,dell’efficienza, della modernizzazione ma ne vuole essere il centro, tenendo nel contempo salve le tradizioni e ciò che c’è di bello".

"Dovrà essere dunque – conclude Silvagni – una unione di coscienze, di passione e di amore verso le nostre città e verso l'intero bacino dei Castelli Romani da cui potrà iniziare la rinascita sociale, economica, culturale a partire dai servizi di cui la cittadinanza di Marino e dei Castelli non meno di quella di Roma ha profondamente bisogno”.
 

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