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Marino Marino / Largo Palazzo Colonna

Marino: l'arresto del sindaco Silvagni rompe la normalità dei Castelli Romani

Tante le reazioni politiche all'arresto del sindaco di Marino, Fabio Silvagni ai domiciliari per concussione e peculato. Le indagini per l'apertura di un parco giochi e di una struttura di un famoso marchio commerciale

La Città di Marino, nota più per il suo vino che per le sue normali attività amministrative si è svegliata stamattina con un vero e proprio terremoto politico: il sindaco Fabio Silvagni, eletto lo scorso maggio, è stato arrestato insieme a un dipendente comunale e altri tre imprenditori per un'inchiesta della Procura di Velletri per un caso di corruzione e peculato. I Castelli Romani si ritrovano così nell'ingranaggio delle inchieste che in tutta Italia stanno mettendo in luce un fenomeno corruttivo che tanto ricorda l'ondata di Tangentopoli degli anni 90. Tante le reazioni politiche per un caso, che oltre all'effetto mediatico, destabilizza tutto il sistema politico locale.

ILEANA PIAZZONI (DEPUTATO PARTITO DEMOCRATICO): "L'arresto del sindaco Silvagni, avvenuto questa mattina, squarcia il velo dell'apparente normalità con cui da anni si protrae una pessima e opaca gestione dell'amministrazione da parte del centrodestra di Marino". Lo dichiara in una nota la deputata Ileana Piazzoni del Partito democratico.
"Fermo restando che il processo penale si deve ancora svolgere e che siamo in attesa di conoscere nel dettaglio gli atti degli inquirenti, ci corre l'obbligo di ricordare come in tanti, esponenti politici, associazioni, comitati, singoli cittadini, abbiamo denunciato molte volte le tante ombre sull'andamento amministrativo a Marino. Una città che ha bisogno di voltare pagina - conclude la parlamentare Pd - e di conoscere una classe dirigente nuova, competente e capace di mettere finalmente al primo posto l'interesse comune dei cittadini".

ELENA FATTORI (SENATRICE MOVIMENTO 5 STELLE):  Fuori un altro. Piano piano spariranno tutti e rimarrà solo il Movimento 5 stelle. L'arresto del Sindaco di Marino è l'ennesima conferma a quanto viene denunciato dal M5S da sempre: nel territorio dei Castelli Romani il malaffare politico è vivo e vegeto.
A Genzano di Roma il segretario del Pd ed ex Consigliere Regionale, nonché direttore generale di Lazio Service, Tonino D'Annibale, mesi fa fu colpito da avviso di garanzia per la vicenda della tangente al deputato Pd Marco Di Stefano, oggi il Sindaco di Marino, centrodestra, viene arrestato in via cautelare per peculato e corruzione. Gli ingordi sono sempre di più afferenti alle alte sfere, la moralità è oramai fatta tappetino e le cambiali che si stanno pagando per il posto di potere sono altissime. Ovviamente a rimetterci sono solo ed esclusivamente i cittadini come dichiara la Sen. Elena Fattori, portavoce in Senato del M5s e cittadina dei Castelli:" Il Sindaco è il primo garante dei propri cittadini ed è di gravità inaudita tale evento. Non solo per l'arresto in sè, ma perché si aprono una serie di ombre sulla gestione della cosa pubblica. Che ne sappiamo a questo punto che rapporti ci sono alla base della gestione dei rifiuti? E di quella del sistema idrico? E ancora, al Divino Amore rimangono in programmazione ancora un milione di metri cubi di cemento ma, oltre alla devastazione del territorio, che altro c'è sotto?".

Tutte domande che sembrano populismo e retorica, ma che invece oggi diventano profetiche. Chiude la Fattori:" Conosco bene i nostri consiglieri di Marino e immagino nel clima clientelare che è stato creato come sia difficile lavorare. La meritocrazia ai Castelli non esiste mentre è oramai evidente come si vincono le elezioni: a suon di promesse e posti di lavoro. Voto di scambio sostanzialmente. Si vada alle elezioni anticipate a Marino".

Durante l'ultimo anno parlamentare proprio il voto di scambio è stato al centro di diverse polemiche con tanto di depenalizzazione e affievolimento del reato, come previsto nel nuovo testo del 416 bis. Testo voluto fortemente dagli attori del patto del Nazareno. Oramai la disonestà non ha più ideologia né colore, è un cancro trasversale, mentre l'onestà è a 5 stelle.
 

ADOLFO TAMMARO (MOVIMENTO PER IL CAMBIAMENTO):  “Si tratta di un fatto gravissimo. L’arresto presuppone la presenza di consistenti indizi di reato e quanto meno la possibilità, da parte degli indagati, di inquinamento delle prove. Peraltro l’imponente mobilitazione dei carabinieri fa sospettare che le indagini, ancorché allo stadio iniziale, potrebbero rivelarsi molto estese.”

“D’altro canto la notizia non ci sorprende e, anzi, era attesa da lungo tempo. Il nostro Movimento è stato infatti fondato da cittadini esausti di un agire politico clientelare, che da anni a Marino asserve la cosa pubblica all’ottenimento di utilità personali. In questi anni il nostro Movimento si è sempre battuto per la legalità e per denunciare il malaffare, mettendo in evidenza il clima di evidente consociativismo politico che si è instaurato tra il centro-destra e alcune parti del centro-sinistra. Questi personaggi, di fronte alla nostra ferma opposizione, spesso ci hanno dipinto come ingenui visionari ma, finalmente, l’emergere di queste gravi accuse di illegalità, proprio legate alle campagne elettorali, fa assumere ancora più valore al lavoro disinteressato svolto dai semplici cittadini del Movimento per il Cambiamento, concretizzato in innumerevoli interrogazioni e mozioni presentate sin dal 2011 per stanare i comportamenti sospetti dell’amministrazione di centro-destra”.

“Ora la parola è alla Magistratura, e noi attendiamo fiduciosi gli sviluppi delle indagini. Al di là di questo, è però chiaro che si conferma un problema politico che investe un intero sistema di governo che a Marino dura da oltre un decennio. Ed è giunto il momento che le forze sane della nostra città si coalizzino per ripristinare legalità, trasparenza e buon governo, a favore finalmente di noi cittadini, in nome di un “ben vivere” che da lungo tempo manca a Marino e che è sempre stato motto e ragione del nostro impegno politico”.

RIFONDAZIONE COMUNISTA DI MARINO: Se le notizie pubblicate sui maggiori giornali dovessero essere confermate e le accuse a carico di  Silvagni rivelarsi fondate ne emergerebbe un quadro di una gravità inaudita. Le gravi accuse nei confronti di Fabio Silvagni non sono troppo dissimili da quanto sta avvenendo a Ischia con la giunta di centro-sinistra o agli scandali che in questi anni hanno interessato bipartisan varie giunte ed amministrazioni (Expo, Mose, TAV) e, se confermate, darebbero l’ennesima dimostrazione di come, sempre di più, spetta ai cittadini riprendere in mano il timone della politica: partecipazione e socializzazione sono i principali strumenti per arginare una deriva che favorisce l’aggravarsi delle condizioni di vita delle persone: l’illegalità e la corruzione sono conseguenze dirette del sistema capitalista, la sua marcescenza contagia direttamente ogni cosa che tocca; il potere nelle mani del popolo ed il superamento di questo sistema sono gli unici antidoti in grado di fare pulizia.

Per queste ragioni il Partito della Rifondazione Comunista mai ha cercato in questi anni aperture, collaborazioni o concertazioni con l’amministrazione attuale, o passata, di centro-destra: quando un sistema risulta irriformabile, non rappresentativo, se non addirittura nocivo, del benessere dei cittadini solo la lotta, lo scontro politico diretto e senza deviazioni opportunistiche, può condurre al suo superamento e alla sua sconfitta.
Riteniamo che oggi non è il “cambiamento” che si deve chiedere alla politica ma una vera rivoluzione della modalità della politica di porsi nei confronti degli elettori.
Con questa coerenza chiediamo che:
1.    Fabio Silvagni decada immediatamente dalla carica di Sindaco di Marino
2.    Vengano annullate tutte le delibere e le scelte che la giunta ha effettuato in questo anno di amministrazione
3.    Vengano bloccati appalti, lavori e concessioni di edificazione
4.    Si attui un reale sistema di trasparenza sulle attività di chi, una volta eletto, dovrebbe rappresentare le cittadine ed i cittadini
5.    Si riporti immediatamente nelle mani dei cittadini la scelta su chi debba amministrarli
6.    Si costruisca un’assemblea permanente di cittadine e cittadini che rappresenti gli interessi di tutti e che svolga il ruolo di controllo nei confronti di chi viene eletto

 
IL MOVIMENTO 5 STELLE DI MARINO: Denunciamo da mesi lo stato di dubbia legalità sulla gestione della macchina amministrativa a Marino. Dai Rifiuti all’Edilizia, specie in merito alla nota speculazione del Divino Amore, nella nostra Città il normale e legale funzionamento della Pubblica Amministrazione è quantomeno dubbio, da anni. Non abbiamo mai fatto riferimento ai deputati organi di Giustizia penale, ma sosteniamo da mesi l’intervento delle gerarchie amministrative. Con l’arresto del Sindaco non cambia la situazione generale, considerato anche che la vexata quaestio non riguarda fenomeni di maggiore entità. È necessario il controllo su quanto sta accedendo in merito alla speculazione edilizia del Divino Amore, sulla gestione dei Rifiuti e sui conti di Multiservizi dei Castelli di Marino S.p.a. – affidataria del servizio - così come sulla questione idrica e la relativa gestione di Acea Ato2: come accade più o meno in tutti gli altri Comuni della Ato. Sull’ordinanza di custodia cautelare, pare risulti l’emergere di interessamenti politici, sulla distribuzione di posti di lavoro a schiere di elettori. Dare lavoro è qualcosa di onorevole, ma è un diritto ed un dovere di ogni cittadino: non può essere un privilegio. Questa Città non risolverà i problemi in seguito all’arresto del suo Sindaco: ci sarebbe piuttosto bisogno dell’azzeramento della sua Giunta, del controllo sulla legalità, sulla gestione dell’Autorità amministrativa e sulla tutela dell’Interesse pubblico, che è prevalente in quanto fine primario stabilito per legge, superiore agli altri interessi perché di tutti, non solo di chi amministra e di chi gli è amico. La stessa situazione si troverebbe in miriadi di altre questioni di rilievo, relativamente alla gestione amministrativa di anni e anni addietro. Non sono gli arresti a fare giustizia, ma la legge. E gli organi superiori, dal Prefetto al Ministro della P.A., fino agli organi di giustizia contabile, devono vigilare sul rispetto della legalità e far valere sempre la tutela dell’Interesse pubblico, reso effettivo dal rispetto della legge, nonché dalla concertazione democratica delle decisioni: non di certo dalla gestione accentrata ed autoritaria che lo stesso Silvagni ha praticato negli ultimi mesi. Dopo l’arresto del Sindaco, rimane pertanto la vischiosità della gestione nell’Ente locale, che da anni, come denuncia il M5S Città di Marino, presenta evidenti lacune.

MARCO COMANDINI - COMMISSARIO IDV PROV.DI ROMA: “Abbiamo appreso dell’arresto del Sindaco di Marino, Fabio Silvagni. Sono anni che Italia dei Valori di Marino denuncia la scarsa trasparenza e l’opacità della gestione amministrativa da parte del centrodestra, abbiamo sempre contestato e criticato le modalità del rilascio dei permessi a costruire, l’esecuzione e lo stato dei lavori pubblici, la gestione della municipalizzata controllata interamente dl Comune di Marino, modalità e svolgimento dei concorsi e delle gare, gli appalti a chiamata diretta, la gestione della Sagra dell’Uva. Abbiamo denunciato apertamente le campagne elettorali faraoniche e le “cenopoli” e un sistema di poteri forti economici che si addensavano intorno ai soliti noti. In un Comune dove i cittadini e le Associazioni non sono garantiti dalle istituzioni, ma come abbiamo visto bene debbano, per aver giustizia, fare costosi ricorri al Tar, non ci meraviglia che sia accaduto tutto questo; Ci auguriamo che si faccia interamente chiarezza su questa ed altre vicende che riguardano il nostro Comune. Ricordando che la presunzione di innocenza vale per tutti, chiediamo al Sindaco che faccia un passo indietro e che si dimetta, alle forze di opposizione di unirsi e convocare un consiglio comunale straordinario”.

EMANUELE CIAMBERLANO (CAPOGRUPPO PD IN CONSIGLIO COMUNALE): “Apprendo con sgomento dagli organi di stampa quanto sta accadendo in diversi comuni dei Castelli Romani e degli arresti domiciliari del Sindaco di Marino Fabio Silvagni." Dichiara il capogruppo PD del Consiglio Comunale di Marino Emanuele Ciamberlano -"Piena è la fiducia nel lavoro che le forze dell’ordine stanno portando avanti, con l’augurio di una pronta risoluzione della vicenda anche nell'interesse comune del bene della nostra città”.

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