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Marino Marino / Via Vittoria Colonna

Palozzi scrive a Scalfari: "Essere di Marino non può essere un sberleffo"

Il sindaco di Marino Adriano Palozzi scrive allo storico giornalista de La Repubblica Eugenio Scalfari che in un articolo su Cesare Geronzi aveva definito l'essere di Marino per il finanziere "uno sberleffo"

eugenio-scalfariIl sindaco di Marino, Adriano Palozzi interviene con una lettera indirizzata allo storico giornalista de la Repubblica, Eugenio Scalfari dopo l’editoriale pubblicato domenica 10 aprile 2011 sulla prima pagina del quotidiano nazionale intitolato “Geronzi sperava, Tremonti sapeva” interamente incentrato sulla figura del banchiere marinese, ex presidente di Banca di Roma, Mediobanca e Generali, Cesare Geronzi.

L'editoriale si apriva con questa frase: "Lo chiamano il banchiere di Marino ma è uno sberleffo che Cesare Geronzi non merita: è stato molto peggio che un semplice provincialotto, ma anche molto di più. Ha avuto in mano per lungo tempo le leve che governavano un sistema di potere ed ha ambito che quel sistema prevalesse su tutti gli altri. Non ce l'ha fatta ed è caduto".

Adriano Palozzi, primo cittadino marinese ha sentito il dovere di scrivere a una delle più grandi penne del giornalismo italiano per rispetto della cittadina che amministra: “Mi trovo costretto a mettere in comodo la Sua attenzione – scrive il sindaco Palozzi a Scalfari -  per una piccola osservazione che devo prima di tutto al blasone della mia città, quindi, non secondariamente, al prestigio dei miei concittadini attuali e trascorsi”.

“Al  riguardo mi corre in primo luogo l’obbligo di ricordare, anzitutto ai suoi milioni di lettori disseminati in tutta Italia –
prosegue Palozzi -  che essere appellato pubblicamente come cittadino di Marino, quale è non solo per nascita ma anche per affetto e impegno civile il dottor Cesare Geronzi, non può essere considerato in nessun modo uno sberleffo”.

“Vi è da parte di tutti i marinesi verso Cesare Geronzi, così come verso la consorte Giuliana Iozzi, già validissimo assessore alla Cultura del nostro Comune, una forma di stima deferente" - la lettera di Palozzi continua con un ricordo delle grandi personalità nate, cresciute o che hanno vissuto per scelta a Marino -Quel sentimento di riconoscenza e ammirazione che i popoli nel tempo hanno saputo tributare a chi è riuscito a distinguersi per meriti
propri, specie se partito alla pari, come è stato per il dottor Geronzi che il Comune di Marino, all’inizio della sua brillantissima carriera, ha avuto addirittura l’onore di annoverare tra i propri dipendenti nel periodo in cui prese il via a tutti i livelli la stagione a tutti nota come quella del miracolo italiano”.

“Mi rimetto, quindi, al suo illustre parere – scrive ancora Palozzi a Scalfari - per capire se, decisamente secoli prima del dottor Geronzi, siano stati sberleffati come “provincialotti” uomini e donne illustri quali la grande poetessa, Vittoria Colonna, sodale spirituale e artistica di Michelangelo Buonarroti o Giacomo Carissimi, tra i principali compositori di musica barocca, i due marinesi più illustri che la storia moderna ricordi”.

Ancora numerosi sono gli intellettuali e artisti che hanno scelto Marino come luogo di vita: il  poeta Giuseppe Ungaretti, lo scrittore Alberto Moravia, lo scultore Umberto Mastroianni, il cittadino onorario Hans Werner Henze, maestro compositore celebrato al mondo come il più grande autore vivente di musica contemporanea.

Il sindaco ha concluso, quindi, la lettera con un invito di venire a  Marino per il fondatore di Repubblica: “così da poter mettere a confronto la Sua esperienza di padre del giornalismo italiano del Novecento con i giovani del nostro territorio. Sarà un privilegio che spero vorrà regalare ai cittadini di Marino che, non meno di quelli originari dialtre città, anche appartenenti al profondo cuore della provincia italiana, la leggono, la apprezzano e la ammirano”.
 

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