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Marino: è scontro politico sul mancato appoggio del Comune al ricorso contro l'inceneritore di Albano

L'inceneritore di Albano mette in subbuglio anche la politica marinese. Ugo Onorati, candidato sindaco del centro-sinsitra di Marino, critica Adriano Palozzi sul mancato appoggio ad adiuvandum al ricorso al Tar vinto dai comitati No Inc

Il risultato che ha premiato i comitato No inceneritori di Albano con il pronunciamento del Tar del Lazio è stato un risultato positivo per tutti i Castelli Romani e sulla questione  si è voluto complimentare anche il candidato sindaco del centrosinistra di Marino, Ugo Onorati, senza evitare di mettere in evidenza che il Comune di Marino non ha partecipato al ricorso ad adiuvandum presentato da tutte le altre amministrazioni comunali.

"La decisione del Tar rappresenta la vittoria dei cittadini nella difesa del diritto alla salute e all’ambiente - ha dichiarto Onorati -Bravi soprattutto ai ragazzi del coordinamento “No Inc”, al Wwf e bene anche quei comuni castellani, dove purtroppo non figura Marino, che si sono costituiti a sostegno del comitato con ricorsi ad adiuvandum». Ricorsi tardivi, come recita il dispositivo della sentenza del Tribunale, ma importanti dal punto di vista istituzionale e simbolico.

 Il sindaco Adriano Palozzi il 27 ottobre scorso, appena dopo la manifestazione del “No inc” aveva annunciato l'appoggio al ricorso contro la costruzione dell'inceneritore dei Castelli Romani, un appoggio mai arrivato formalmente, come assicurato  dal legale dei “No inc”, Daniele Castri: "Assicuro che il Comune di Marino e il suo sindaco Palozzi sono stati fuori da qualsiasi partecipazione diretta e indiretta dal punto di vista giuridico rispetto alla nostra vertenza contro l’inceneritore".

Molto pesante Ugo Onorati nei confronti dell'attuale primo cittadino marinese: "Mai dichiarazioni palozziane sono state più fasulle - ha tuonato Onorati – e la conferma di questo è arrivata direttamente dal legale del Comitato No inc. Mi viene da pensare che Palozzi non abbia a cuore la salute dei cittadini. La coalizione del centrosinistra invece ha sempre sostenuto con convinzione la contrarietà all’impianto e la dimostrazione si era avuta con la nostra partecipazione al corteo di protesta del 23 ottobre ad Albano, dove gridammo a gran voce, insieme a tre mila persone, il nostro No all’inceneritore".

La battaglia legale non finirà qui e probabilmente dopo il Tar si andrà al Consiglio di Stato: "Sono convinto che anche in quel caso le istanze dei cittadini avranno la meglio: la decisione del tribunale amministrativo dimostra che il senso di giustizia sociale e collettiva può vincere sugli interessi personali ed economici. La vittoria di Albano ne è l’esempio lampante", ha concluso il candidato sindaco Onorati.

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