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Marino: manca un documento, famiglia in difficoltà costretta a pagare la mensa scolastica

Sta facendo discutere questi giorni a Marino il caso di un bambino di nazionalità romena escluso dall'esenzione per il pagamento della mensa, per alcune irregolarità nella presentazione dei documenti

Il caso è stato sollevato dall'associazione Identità Romena, che riunisce la comunità romena che vive stabilmente a Marino: un bambino romeno che frequenta le scuole comunali è stato escluso dall'esenzione del pagamento della mensa scolastica, pur avendone diritto, per il ritardo nella presentazione di alcuni documenti.

La scuola sta finendo e non si è riuscito a trovare una soluzione per lo studente che in ogni caso accedere regolarmente al servizio di refezione scolastica con uno sforzo economico da parte della famiglia. Toma Romulus Sinca, rappresentante della comunità romena, ha indetto una protesta sotto il comune e uno sciopero della fame per  avere una risposta su questo caso che tarda ad arrivare da mesi.

L'assessora ai Servizi Sociali, Tiziana Palozzi ha voluto chiarire da parte dell'amministrazione la questione relativa all'esenzione dal pagamento della mensa scolastica per il bambino romeno: “A maggio del 2014, prima che io venissi nominata assessore, l’assessorato ai Servizi Sociali della Città di Marino ha pubblicato un bando per l’esenzione al pagamento della mensa scolastica per le famiglie meno abbienti prevedendo dei requisiti chiari e precisi per la partecipazione allo stesso".

"A fronte delle 150 domande pervenute ne sono state escluse 59 per difetto di requisiti sia formali che sostanziali. Nella fattispecie la mancata presentazione del documento d’identità del richiedente era espressamente motivo di esclusione, atteso che ai sensi DPR 445/2000 le autodichiarazioni devono essere obbligatoriamente supportate da un documento di riconoscimento".

"L’Ufficio ha pertanto seguito l’iter previsto per legge. Il contributo economico è una delle tante misure d’intervento che i Servizi sociali effettuano nei confronti delle persone in difficoltà, ma la condizione di base è il rispetto dei requisiti formali oltre che sostanziali che vengono valutati non solo dagli uffici amministrativi ma dall’equipe delle assistenti sociali che valutano caso per caso".

"Il bambino in questione ha frequentato regolarmente la scuola e usufruito del servizio mensa pagando la retta come i quasi 2mila bambini che ogni giorno frequentano le nostre mense scolastiche- sottolinea l'assessora -  Si precisa altresì che gli uffici sono sempre a disposizione degli utenti anche come ausilio nella compilazione degli stampati dei vari bandi che l’assessorato pubblica nel corso dell’anno”.

Il vicesindaco Fabrizio De Santis, anche nello scorso mese di maggio 2014 reggente dell’Amministrazione nel ruolo di sindaco facente funzione, aggiunge: “E’ bene specificare che, nonostante la percentuale di evasione nel pagamento delle rette, questa Amministrazione, come le precedenti, non ha mai pensato di riversare sui bambini le manchevolezze dei genitori e che tutti, con la stessa dignità, ogni giorno vengono accolti nelle mense scolastiche senza discriminazione alcuna”.

“Auspico pertanto, anche nel rispetto del lavoro degli uffici comunali, che tali strumentalizzazioni vengano evitate. E’ interesse del Comune, dell’Amministrazione come pure di tutte le comunità rappresentate sul territorio – conclude De Santis - portare avanti un confronto sereno e mirato alla collaborazione proficua, a vantaggio esclusivo della garanzia di dignità e uguaglianza per tutti i cittadini residenti che resta il fine ultimo e unico dell’ente comunale e di chi, nel rispetto delle regole democratiche, è chiamato ad amministrarlo”.

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