Nei Castelli Romani ormai sembra che il successo di un'iniziativa, di una manifestazione culturale non venga decretato dalla qualità di quanto portato in scena, ma dalla parte politica che la organizza, nonostante l'arte e la musica non abbiamo colorazioni politiche.

Non è scampata alle polemiche politiche neanche la rassegna di Grottaferrata "Ce Steva 'na vota" che rievoca ogni anno l'antica fiera locale, giunta alla ventesima edizione.

I visitatori hanno potuto assaggiare le frittelle offerte dall'associazione omonima alla manifestazione, preparate dalle donne nei costumi tipici locali, la musica di Nando Citarella e i suoi tamburi del Vesuvio, i sbandieratori di Velletri e gli stand che ricordano antichi mestieri.

La manifestazione è stata contornata da una serie di polemiche polemiche sulla sua effettiva utilità, scacciate dai tanti grottaferratesi che hanno preso parte all'evento: "Un grande successo per questa manifestazione - ha detto l'assessore al commercio Giovanni Guerisoli - Continuo a non comprendere e a non condividere l’ostilità che alcuni rappresentanti 'emeriti', che hanno ostacolato la manifestazione di agosto accendendone le luci oltre il dovuto; dovrebbe esserci solidarietà per tutte le manifestazioni come queste e non osteggiarle sulla base dell’appartenenza politica dei promotori delle iniziative stesse".

Per il presidente  dell’associazione “Ce steva ‘na vota” Roberto D’Eramo la partecipazione di un noto artistista come Nando Citarella "oltre ad essere un grande segnale culturale, è la dimostrazione che queste manifestazioni non sono un peso per la cittadina ma una grande opportunità per gli operatori del settore turistico".