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Grottaferrata, le associazioni: "Ripensare il progetto del depuratore"

Le associazioni e i comitati cittadini hanno incontrato l'amministrazione comunale di Grottaferrata per chiedere un ripensamento sulla costruzione del nuovo impianto di depurazione di Valle Marciana, grande come un campo di calcio

Le associazioni di Grottaferrata “U Lengheru Neru”,  “Il Piccolo Segno” e la sezione Castelli Romani di “Italia Nostra” stanno portando avanti una capillare azione di informazione nei confronti dei concittadini in merito al progetto di realizzazione di un ulteriore megadepuratore per 40.000 abitanti che va ad aggiungersi a quello già esistente che già ne serve 30.000 e hanno chiesto un incontro con il sindaco Mori.

Secondo le associazioni un ulteriore impianto di depurazione è inutile e costituirebbe un vero e proprio disastro ambientale e paesaggistico, un progetto regionale già in fase di ultimazione e per cui sarebbero carenti gli studi di impatto ambientale. L'impianto sorgerebbe a Valle Marciana, dove già esiste un depuratore, posto mesi fa sotto sequestro per irregolarità.

 "Questi provvedimenti sono stati assunti in assenza di qualsiasi forma di partecipazione da parte di associazioni e cittadini di Grottaferrata che sono in prima persona interessati dall’opera - spiegono le associazioni -Tale comportamento è di una gravità ancora maggiore in considerazione del fatto che l’amministrazione comunale si è sempre riempita la bocca con parole come partecipazione e trasparenza. ma a questo non ha mai fatto seguire i fatti. Ha preferito fare le cose in sordina, alla chetichella per evitare le responsabilità del confronto. È il modus operandi della politica di palazzo; uno dei motivi per i quali la politica è invisa ai cittadini".

 

 

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