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Genzano Genzano di Roma / Via Italo Belardi

Genzano: il 16 gennaio 1997 moriva il sindaco più amato, Gino Cesaroni

Venti anni fa moriva a seguito di un incidente stradale il sindaco più apprezzato e amato nei Castelli Romani, Gino Cesaroni che aveva amministrato Genzano per 28 anni

Solo pochi mesi fa il giovane e neoeletto sindaco pentastellato Daniele Lorenzon aveva voluto ricordarlo nel suo primo discorso post elezione. "Sarò sindaco nel ricordo di Gino Cesaroni", aveva detto nell'emozione del suo primo discorso da sindaco, perché  a Genzano e in tutti i Castelli Romani quando si parla di sindaci, la memoria va subito al compianto primo cittadino genzanese Gino Cesaroni, che aveva amministrato la città conosciuta per essere la "piccola Mosca" per 28 anni.

Il 16 gennaio 1997, vent'anni fa, il Sindaco Cesaroni morì all'ospedale San Giovanni di Roma in seguito alle complicazioni di un incidente stradale in cui era rimasto coinvolto mentre da primo cittadino rientrava da Roma dopo esser stato impegnato in una riunione alla Regione Lazio.

Gino Cesaroni non era solo il sindaco di Genzano, ma ora a distanza di due decenni dalla sua scomparsa può essere perfettamente fregiato del titolo di sindaco dei Castelli Romani perché come si legge nei giornali dell'epoca aveva da sempre sostenuto "l'autonomia castellana nei confronti della capitale nell'ambito della futura ridefinizione della geografia amministrativa intorno all'area metropolitana", voleva superare il campanilismo che esisteva (ed esiste ancor oggi) tra le varie realtà dei Castelli Romani, era riuscito a rilanciare i vini dei Castelli Romani, a esportare l'Infiorata in tutto il mondo e ad ottenere il marchio europeo per il famoso pane di Genzano.

Sindaco contadino, si era formato all'interno del Partito Comunista e per due legislature ha ricoperto anche la carica di deputato, dal 1968 al 1976, ma per tutti rimarrà il sindaco che già nelle prime del mattino era in giro per la città per occuparsi dei suoi genzanesi e direttamente di tutti i problemi, anche del lampione fulminato e del cassonetto pieno.

Un sindaco che amava la città e i suoi cittadini e che era ricambiato. Se ci fosse stata già venti anni fa la classifica de Il Sole 24 ore sul gradimento dei sindaci, sicuramente lui avrebbe stravinto, senza rivali.

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