Continua il tour della senatrice del Movimento 5 stelle Elena Fattori negli ospedali dei Castelli Romani, dopo Velletri è toccato proprio alla città in cui vive la parlamentare, Genzano. Lo scorso sabato in un ospedale fresco dell'inaugurazione del nuovo reparto maternità la senatrice si è confrontata con cittadini e operatori sanitari sulle criticità e i punti di eccellenza dell'ospedale De Santis.

La senatrice a 5 stelle ha apprezzato l'apertura del nuovo e avanguardistico reparto di ostetricia: "Ho avuto modo di apprezzare la ristrutturazione del reparto maternità che vedeva un cantiere in piedi oramai da due anni. Certo mi domando se riuscirà a soddisfare la domanda che ora include anche quella conseguente alla chiusura di Marino visto che a fronte di un miglioramento e ampliamento delle risorse, salta all'occhio la riduzione di posti letto che da tre a stanza sono passatia due”.

Elena Fattori ha constatato con rammarico che spesso in questi incontri gli operatori sanitari chiedono di non comparire in foto e riprese per timore di perdere il posto di lavoro: "Un clima che purtroppo riscontro in tutte le strutture sanitarie in cui mi reco e che trovo assurdo.Dal momento in cui il clima di terrore psicologico impedisce un confronto aperto, il rischio è che le assemblee, momenti necessari di dibattito democratico, perdano di senso. E' inaccettabile vedere visi preoccupati alla presenza di telecamere”

La senatrice del Movimento 5 stelle ha messo in luce durante l'incontro come tra le varie amministrazioni di centro-destra e centro-sinistra che si sono succedute alla guida della Regione Lazio ci sia stato una sorta di gioco al rimpallo per cercare di dirottare risorse sul settore privato, ridimensionando reparti e personali in modo mirato nel pubblico.

Il Movimento 5 stelle si sta organizando per creare un coordinamento con i rappresentanti alla Regione Lazio per stimolare le Asl e la Regione stessa verso una pianificazione strutturata del comparto sanità e al livello nazionale per accentrare nello stato la gestione sanitaria, modificando di fatto la gestione regionale e il Titolo V della Costituzione.