rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Genzano Genzano di Roma / Via Italo Belardi

Genzano: per il ballottaggio Savini, Mancini e Papalia dicono no a Gabbarini

In vista del ballottaggio del 19 giugno i tre candidati a sindaco Michele Savini, Patrizia Mancini e Fabio Papalia dichiarano chiaramente di non sostenere il sindaco Gabbarini

Il 19 giugno i cittadini di Genzano sceglieranno il nuovo sindaco tra Flavio Gabbarini, sindaco uscente del Partito Democratico, e il giovane Daniele Lorenzon del Movimento 5 stelle. Sebbene il sindaco uscente abbia venti punti di vantaggio sullo sfidante pentastellato, il ballottaggio è un'elezioni a se stante e tutto può succedere.

Ovviamente la prima domanda che ci si pone è dove si dirigeranno i voti dei cittadini che hanno sostenuto altri candidati sindaco. I tre aspirati sindaco Patrizia Mancini, Michele Savini (quest'ultimi costole del centro-sinistra genzanese) e Fabio Papalia (centro-destra) insieme hanno un pacchetto di voti intorno al 30%. Tutti e tre i candidati hanno annunciato che non appoggeranno il sindaco uscente Flavio Gabbarini, se il mancato appoggio poteva essere scontato da parte di Fabio Papalia appartenente ad altra area politica, il no dei due candidati vicini al centro-sinistra pesa sull'esito del ballottaggio.

LE DICHIARAZIONI DI FABIO PAPALIA (FRATELLI D'ITALIA) - "C'è fermento nella politica genzanese per il ballottaggio che vede come protagonisti il sindaco uscente Flavio Gabbarini e Daniele Lorenzon del M5S. Molti aspettano una nostra presa di posizione o attendono una specifica indicazione di voto. Da un confronto con i nostri candidati è emersa solo una chiara e netta volontà quella di NON sostenere Flavio Gabbarini in nessun modo. Con coerenza rimaniamo, ancora una volta, dalla stessa parte: NOI NON STIAMO CON FLAVIO!!"

LE DICHIARAZIONI DI PATRIZIA MANCINI (POSSIBILE) - Genzano Possibile e Ambiente Bene Comune, nella loro piena autonomia di movimento libero e democratico, hanno deciso di non schierarsi al ballottaggio per l'elezione del nuovo sindaco, nella coerenza del proprio posizionamento alternativo ai due raggruppamenti e relativi candidati. 
Anche se la nostra corsa si è arrestata al primo turno, certamente non dimentichiamo perché abbiamo dato vita a questo movimento né tantomeno i valori che lo contraddistinguono. Di conseguenza, calcoli di convenienza, che pur ci favorirebbero in termini di rappresentanza in consiglio comunale, accordi sottobanco o pura e semplice avversione preconcetta sono strade che non ci appartengono e che di certo non percorreremo.  Ai cittadini che ci hanno dato fiducia al primo turno diciamo che la loro coscienza sarà il miglior giudice, cui potranno dare ascolto al momento di scegliere se votare e per chi. Un dovere morale e politico ci ha imposto questo comunicato, nel rispetto della nostra integrità, coerenza ed autonomia ideale".

LE DICHIARAZIONI DI MICHELE SAVINI (ATTIVAMENTE GENZANO) - "l risultato delle urne ci pone di fronte ad un ballottaggio per nulla scontato. Coloro i quali, come abbiamo detto in campagna elettorale, ci hanno dapprima sottovalutato, poi corteggiato ed infine inviso, ora sono tornati a corteggiarci. Corteggiano noi e le nostre famiglie, utilizzando come strategia il 'chiacchiericcio' ed il pettegolezzo. Vogliono i 'nostri' voti. Ma i voti non sono pacchetti che si spostano da una parte all’altra: essi si guadagnano con la fiducia. I 'nostri voti' sia per quanto riguarda la coalizione, che le singole preferenze, sono stati dati tutti sulla fiducia.

AttivaMente va oltre la dicotomia destra-sinistra, attraverso l’amore per il proprio territorio. Territorio che, in questo momento storico, si può amare soltanto ricercando, sostenendo e promuovendo il cambiamento dell’attuale classe dirigente. Attuale classe dirigente che, parlando di affinità fra il nostro progetto politico e quello della coalizione del sindaco uscente, ci è sembrata, per l’ennesima volta, arrogante, presuntuosa, pretestuosa e poco attenta ai messaggi e alle necessità manifestate dal nostro Movimento Cittadino.

AttivaMente è figlia della coerenza. Una coerenza che ci ha spinto a concorrere da soli alle elezioni e che ci ha portato a rifiutare poltrone e posizioni di potere con il sorriso, e senza alcun dubbio o ripensamento. Coerenza che ci ricorda incessantemente che il bene di Genzano è il solo traguardo a cui aspiriamo. Come già detto in campagna elettorale, AttivaMente non condivide il modus operandi che l’amministrazione ha avuto nel precedente mandato. Per inciso, inoltre, non crederemo mai alle promesse di persone che già in passato hanno dimostrato più volte di non essere in grado di mantenere la parola data.

Di conseguenza riteniamo che qualunque accordo, palese o non, con l’attuale amministrazione, contrasterebbe con tutti i principi e i presupposti che hanno reso possibile raggiungere il risultato, non solo numerico, ottenuto al primo turno di questa tornata elettorale. AttivaMente, quindi, invita i genzanesi ad andare a votare. Il voto è un diritto-dovere di ogni cittadino, che deve essere esercitato ad ogni appuntamento elettorale. AttivaMente ricorda che il voto di domenica 19 è un voto “diverso” da quello del primo turno: è un voto secco fra due candidati sindaco, senza cioè la possibilità di controllare in sede di spoglio “chi ha votato chi”, tramite il conteggio delle preferenze ai candidati consiglieri. AttivaMente infine si augura che tutte le opposizioni continuino a sostenere il CAMBIAMENTO di cui Genzano ha necessariamente bisogno"

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Genzano: per il ballottaggio Savini, Mancini e Papalia dicono no a Gabbarini

RomaToday è in caricamento