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Frascati Frascati / Piazza Guglielmo Marconi

Consorzio del Frascati Doc: "Il Frascati rimane il vino della Capitale"

Dopo la creazione del "Doc Roma" era attesa la reazione del Consorzio del Frascati Doc. Il presidente del consorzio Mauro De Angelis: "Auguri alla nascita del Doc Roma, ma il Frascati rimane il vino della Capitale"

La vendemmia è in arrivo e per i Castelli Romani è tempo di tracciare un bilancio della prossima stagione vitivinicola. Per il Frascati Doc, uno dei vini di eccellenza, si prospetta una buona annatta con le quotazioni in cresita delle uve destinate alla produzione, una buona notizia per un settore produttivo da tempo in crisi.

Le previsioni ottimali già annunciate nel corso dell'assemblea dei produttori di uve Frascati dello scorso lunedì, è stata confermata dal Presidente del Consorzio di tutela della Denominazione Frascati Mauro De Angelis nel corso del consiglio di amministrazione.

"Dopo un'articolata discussione ed analisi delle giacenze, in netta diminuzione - ha illustrato De Angelis -  ci sarà in questa campagna vendemmiale del Frascati Doc un aumento del valore delle uve la cui entità sarà dettata dalla logica di mercato della domanda e dell'offerta".

Le difficoltà economiche non spariranno dall'oggi al domani e per questo secondo il Consorzio di Tutela del Frascati Doc si rende necessaria "un'azione compatta di tutta la nostra Denominazione ed il ricomporsi di un clima di strategie commerciali tra tutte le nostre Aziende che porti ad un necessario accordo di filiera che dia stabilità e continuità al nostro lavoro".

In questa prospettiva diventa importante il ruolo strategico che l'Arsial e Regione Lazio vorranno attuare congiuntamente per la promozione del prodotto. Ovviamente in una fase di crisi della filiera produttiva non si poteva non fare riferimento alla nascita della denominazione DOC ROMA, che nei propositi della Regione diverrà un forte strumento di marketing.

In merito i produttori consorziati di Frascati augurano successo a questa denominazione, nella speranza che dia "una collocazione dignitosa a uve della provincia di Roma altrimenti penalizzate".

Tuttavia la conclusione di Mauro De Angelis non lascia dubbi sulla considerazione del nuovo marchi enologico: " Il Frascati rimane il Vino della Capitale, sia per le centinaia di ettari di vigneto che sono sul territorio romano, sia per ciò che rappresenta nella cultura, nella storia, nella tradizione della città".

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