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Frascati: l'istituto Fermi modello di integrazione e inclusione sociale

A parlare è il preside Carmine Giammarini, orgoglioso dei percorsi di integrazione portati avanti nella sua scuola sia per i ragazzi diversamente abili che per gli studenti stranieri che hanno bisogno di conoscere la nostra lingua e la nostra cultura

In questi giorni in cui c'è tensione in molti quartieri periferici della Capitale dove si trovano i centri di accoglienza per profughi e rifugiati politici, spesso minori non accompagnati, giunti in Italia per sfuggire a miseria e guerre, da Frascati arriva un bel esempio di come le istituzioni possono lavorare per l'integrazione e inclusione sociale.

 

L'istituto tecnico Enrico Fermi da alcuni anni ha inviato una serie di programmi di accoglienza, inserimento,integrazione, inclusione grazie all'impegno di tutti gli operatori scolastici e de docenti. A parlare con orgoglio del lavoro portato avanti è il dirigente scolastico Carmine Giammarini che dal 2010 guida la scuola superiore frascatana.

"In ogni classe ci sono alunni che richiedono un'attenzione speciale per una  varietà di ragioni: da quelli certificati come diversamente abili a coloro che presentano disturbi specifici di apprendimento, a chi deve gestire le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenente a culture diverse, alla crescente quota di alunni che sono in una situazione di svantaggio sociale e culturale, pur essendo di nazionalità italiana", spiega il professor Giammarini.

 

"Nella nostra scuola, anno dopo anno, si è strutturata una diffusa sensibilità tra tutte le componenti: studenti, docenti, personale ATA, genitori, al fine di ridurre ogni forma di disagio che sia di ostacolo ai processi inclusivi, perchè il diritto all'istruzione si realizza pienamente proprio quando la scuola riesce a sviluppare le potenzialità di ciascun alunno".

La scuola Enrico Fermi fa parte di una rete di istituti scolastici e a inizio del 2015 presenterà a Frascati un convegno sulla didattica inclusiva: "Le azioni che attiviamo a livello di singola istituzione prevedono metodologie di raccordo con le altre istituzioni scolastiche del territorio: facciamo parte della rete denominata Res Castelli Romani, di recente costituzione, e che dal presente anno scolastico riunisce tutti gli Istituti Comprensivi e d' istruzione di II° grado statali del 37° distretto; congiuntamente stiamo preparando un Convegno nazionale sulla Didattica innovativa e inclusiva che si terrà alle Scuderie Aldobrandini di Frascati il 27 e il 28 febbraio 2015".

Un altro fronte su cui l'istituto tecnico risulta essere impegnato è quello della lotta alla dispersione scolastica: "Siamo stati selezionati - spiega il preside - per il  Progetto Pilota nazionale per il Contrasto alla Dispersione scolastica, orientato ad una didattica innovativa, laboratoriale, inclusiva.  Le risorse finanziarie che si reperiscono con la partecipazione ai concorsi vengono utilizzate prevalentemente per favorire il processo inclusivo di tutti gli alunni delle classi prime, anche con l'ampliamento dell' orario di permanenza a scuola, per quelli individuati a rischio di esclusione."

Trai laboratori finanziati quelli di teatro, di produzione cinematografica, programmi con il volontariato locale e con le guardie zoofile. "I risultati che otteniamo sono il nostro migliore incentivo, perchè nonostante sia sotto gli occhi di tutti la grande esiguità di risorse finanziarie destinate alla scuola, chi crede che la cultura sia un mezzo di promozione umana, sociale e civile continua ad essere in prima linea sia nell' operare, sia nel perorare l'attenzione della politica verso il mondo della scuola, comunità educante oggi e risorsa per il futuro di tutti", conclude il dirigente scolastico.

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