Frascati: il PDL ufficiale prende le distanze dal PDL ufficioso
A Frascati le correnti del PDL si fanno battaglia e sulla questione dell'immobile occupato spunta un PDL ufficiale che prende le distanze da quello ufficioso
Un appartamento di edilizia popolare occupato a Frascati fa scoppiare la crisi nel principale partito di opposizione, il PDL, che si divide nelle sue correnti interne ed esce allo scoperto dopo diversi tentativi di lavare in casa i panni sporchi con un commissariamento, nuovi organi dirigenti e un'apparente unità del gruppo consigliare.
La goccia che fa traboccare il vaso è l'affissione durante il fine settimana di una serie di manifesti con il simbolo del Popolo delle libertà congiuntamente a quello fi Futuro e Libertà che puntano il dito contro l'inerzia dell'amministrazione comunale di Di Tommaso nello sgombero dell'appartemento occupato.
Di tutta risposta era arrivata la risposta del centro-sinistra che aveva ribadito per la terza volta consecutiva come per sgomberare un appartamento bisognava seguire un preciso iter burocratico, accusando il PDL di alzare i toni in stile di campagna elettorale.
Il PDL quello ufficiale, sì perché pare che a Frascati ci sia anche il PDL ufficioso ha preso subito le distanze non accettando le accuse rivolte dalla maggioranza dopo l'affisione dei manifesti incriminati: "Lo scorso weekend è apparso in città un manifesto affisso abusivamente, relativo all’occupazione di un immobile comunale, contenente il simbolo del PDL, tra l’altro insieme a quello del FLI con il quale il nostro partito non ha mai sottoscritto alcun accordo politico".
Il PDL ufficiale spiega come l'affisione abusiva dei manifesti sia la scelta autonoma di un consigliere e non quella del gruppo dirigente: "Vogliamo precisare che quel manifesto non è frutto di un iniziativa ufficiale del PDL di Frascati ma bensi del gruppo che fa riferimento al Consigliere Mirko Fiasco che, ancora una volta, ha usato illegalmente il simbolo del PDL; ne i restanti tre Consiglieri Comunali , ne il Commissario con i Subcommissari, ne la stragrande maggioranza dei membri del direttivo erano a conoscenza di questa iniziativa dalla quale il PDL ufficiale prende le distanze".
