Frascati: flash-mob delle opposizioni per chiedere le dimissioni del sindaco Spalletta
Mattinata movimentata a Palazzo Marconi a Frascati dove le opposizione hanno appeso uno striscione sul balcone del municipio per chiedere le dimissioni del primo cittadino Alessandro Spalletta
Questa mattina i consiglieri di opposizione Mirko Fiasco di Forza Italia, Emanuele Dessì del Movimento 5 stelle, Alessandro Adotti per "Progetto Frascati " e i tre esponenti della lista "Insieme per Mastrosanti", Paola Gizzi, Roberto Mastrosanti e Franco D'uffizi si sono dati appuntamento sotto Palazzo Marconi per mettere in atto una protesta nei confronti del sindaco Spalletta per chiederne le dimissioni.
Sono saliti sul balcone del palazzo del municipio e hanno srotolato uno striscione con la scritta "Spalletta + PD fatene una bona, dimetteteve", scritto in un goliardico dialetto romanesco.
"La stampa la definisce 'La presa del Palazzo' - commenta Mirko Fiasco la mattinata sul suo profilo Facebook - Se un'intera opposizione disomogenea chiede a gran voce le dimissioni del Sindaco Spalletta con uno striscione affisso presso Palazzo Marconi significa che la città è immobile. Ancora una volta ribadiamo: dimissioni"
Dello stesso tenore il consigliere Mastrosanti: "L'unica vera cosa dignitosa che gli è rimasta da fare. A casa questa ibrida maggioranza!"
Il sindaco Alessandro Spalletta ha risposto agli attacchi con una nota di stampa ufficiale: "Mi scuso con i cittadini per l’increscioso spettacolo offerto dai Consiglieri di Minoranza che questa mattina hanno manifestato un generico e incomprensibile dissenso in maniera antidemocratica".
"Un Consigliere Comunale è una figura che rappresenta la Città nella quale è stato eletto dai cittadini e per questo dovrebbe mantenere un atteggiamento decoroso nel rispetto delle Istituzioni cittadine. Ai Consiglieri Comunali sono conferiti per Statuto modi, tempi e strumenti (Commissioni, Consigli Comunali, Interpellanze, Mozioni e Interrogazioni) per esprimere la propria opposizione - continua il sindaco - Strumenti, modi e tempi che l’opposizione conosce perfettamente visto l’abbondante uso che ne fa fin dall’inizio della Sindacatura".
"Viene da pensare che questa 'prova di forza' (portata avanti da appena 6 persone) sia stata manifestata in questa maniera proprio per la pochezza dei contenuti espressi. Non critico il diritto di essere in disaccordo con le scelte della Maggioranza, quanto l’opportunità di utilizzare metodologie fuori legge che degradano le forme istituzionali", conclude la nota.
