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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Frascati: il sindaco Stefano Di Tommaso espulso dal Partito Democratico

La scelta di non riconoscere il risultato delle primarie e di appoggiare come capolista un altro candidato, candidadanosi in lista diversa rispetto a quella del PD, hanno determinato l'espulsione a norma di statuto

Lo scorso venerdì la Commissione Provinciale di Garanzia del Partito Democratico ha sancito l'espulsione del sindaco uscente Stefano Di Tommaso dal partito. E' stata quindi ratificata l'esclusione dall'Anagrafe degli Iscritti, per l'anno in corso e per il successivo. La decisione presa nel rispetto dello Statuto del Partito e dal Regolamento delle Commissioni di Garanzia per chi si candida in liste alternative a quelle del PD.

Il sindaco di Frascati, infatti, ha deciso di non riconoscere il risultato delle elezioni primarie di marzo che lo hanno visto perdente e ha appoggiato la candidatura a sindaco di Roberto Mastrosanti, anche lui sconfitto alle primarie, sostenendolo e candidandosi come capolista nella lista Io amo Frascati. Un comportamento che ha posto il sindaco uscente automaticamente fuori dal Partito Democratico.

"Chiedere l'espulsione di un proprio esponente, in particolare del sindaco uscente, è un atto doloroso - si legge in una nota di stampa del Partito Democratico - Ma il PD è fatto di regole e queste vanno rispettate, non si può considerare il partito una porta girevole, dalla quale entrare e uscire a seconda della propria convenienza. Accogliamo pertanto la decisione della Commissione provinciale di Garanzia, ribadendo che, al pari di Stefano Di Tommaso, chiunque si definisce del Partito Democratico ma è candidato in altre liste non rappresenta in alcun modo il PD e la propria candidatura è da considerarsi a titolo meramente personale".

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