A Frascati l'83^ congresso italiano di Esperanto
Si aprirà sabato 20 agosto l'83° Congresso di Esperanto in Italia, il cui tema sarà "L'insegnamento delle lingue nelle scuole europee". Alla manifestazione parteciperanno delegati da 35 Paesi
L'esperanto è una lingua diffusasi per offrire un fondamento neutrale sul quale gli uomini possano mettersi in comunicazione egualitariamente e fraternamente. Creata alla fine dell'Ottocento dal polacco Ludwig Lejzer Zamenhof ha lo scopo di permettere a tutti i popoli del mondo di esprimersi tra di loro in modo semplice ed espressivo.
Oltre 200 i partecipanti che si incontreranno a Frascati che quest'anno è stata scelta come sede del congresso che vede il patrocinio del Comune di Frascati, Comune di Monte Porzio Catone e di Roma Città Metropolitana.
Fitto il programma di eventi aperti al pubblico per permettere agli amanti delle lingue e ai semplici curiosi di avvicinarsi alla cultura esperantista. La Sala degli specchi di Palazzo Marconi ospiterà il convegno linguistico: “L’esperanto e le lingue minoritarie” articolato in due sessioni. Il Centro Giovanni XXIII di via di Colle Pizzuto ospiterà corsi di esperanto aperti a tutti (da domenica 21 agosto ore 15,00) e di sera alle Scuderie del Comune di Frascati vi saranno diversi concerti di musica esperantista e non. Presso il Mercato Coperto sarà visitabile un’esposizione sull’esperanto.
"Nel mondo di oggi, sempre più sensibile ai diritti delle minoranze, e più consapevole della varietà delle lingue e delle culture, la lingua internazionale ESPERANTO va riscuotendo un rinnovato interesse presso personalità politicamente o socialmente influenti - ricordano gli organizzatori della manifestazione culturale - Nel corso degli anni Novanta e fino a oggi vari congressi e conferenze scientifiche internazionali hanno riunito esperti che hanno analizzato la situazione dell'esperanto e ne hanno proposto l'inserimento negli attuali dibattiti sui diritti alla lingua e sulla politica linguistica per promuovere la democrazia linguistica nei rapporti internazionali e la conservazione della varietà delle lingue nel mondo".