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Nemi: esposto alla Corte dei Conti per la gestione dello stadio comunale

Il gruppo consiliare “Ricomincio da Nemi” ha presentato un esposto-denuncia presso la Procura Regionale della Corte dei Conti del Lazio per segnalare l’eventuale violazione di disposizioni di legge che disciplinano la corretta gestione di risorse pubbliche

"Verificare l’eventuale responsabilità degli amministratori e dei dirigenti del Comune di Nemi, connesse alla violazione di disposizioni di legge che disciplinano la corretta gestione di risorse pubbliche", questo l'intento dell'esposto presentato alla Corte dei Conti dal gruppo consiliare “Ricomincio da Nemi”.

Gli accertamenti richiesti si riferiscono allo stralcio dal bilancio comunale del credito di circa 100mila euro che l’Ente vanta verso l’ASD Diana Nemi: nonostante la Giunta Bertucci abbia emesso ben sei anni fa una delibera di indirizzo tesa al recupero della somma, questa poi non è stata iscritta a bilancio dagli stessi amministratori e perciò tale credito, oltre a non esser stato riscosso, è scomparso dalla contabilità dell’ente.

"I primi fatti risalgono a novembre 2003 quando il comune di Nemi ha stipulato una convenzione con la associazione Diana Nemi per l’uso dello stadio comunale Luciano Iorio. Il canone annuale che l’associazione doveva corrispondere all’ente era pari alla rata del mutuo contratto con l’Istituto di Credito Sportivo per i lavori di completamento dell’impianto", spiegano i consiglieri comunali Patrizia Corrieri e Carlo Cortuso.

Nel comunicato stampa diffuso dai due consiglieri comunali si ripercorre tutta la vicenda dell'affidamento dello stadio comunale: nell’aprile 2012 il Commissario prefettizio ha diffidato e messo in mora l’Asd Diana Nemi per il mancato versamento delle quote pattuite, per un importo totale di Euro 75mila oltre IVA e interessi legali. Nel luglio 2012 la Giunta guidata da Alberto Bertucci, appena insediata, come atto dovuto ha emanato una delibera di indirizzo per l’affidamento del recupero del credito a uno studio legale.

"Dopo ben sei anni, nel febbraio 2018, dallo studio dei bilanci e le ricerche sull’albo pretorio non risultava alcun documento riferibile al recupero del credito. Il Gruppo Consiliare Ricomincio da Nemi ha dunque richiesto un immediato accesso a tutti gli atti, contabili e non, relativi alla vicenda - spiegano i due consiglieri di Ricomincio da Nemi - A marzo abbiamo chiesto e ottenuto il rinvio della presentazione e votazione del bilancio di previsione in quanto la nota del revisore dei conti, obbligatoria per legge, non era stata allegata agli atti. Non trovando alcuna traccia del credito, abbiamo chiesto ragguagli al responsabile finanziario il quale, dopo una lunga attesa, ha risposto che NON risultava iscritto al bilancio. L’unico provvedimento rinvenuto agli atti è la delibera di indirizzo, quindi non risulta nessuna azione dell’ente per il recupero del credito".

"Come consiglieri comunali, ma soprattutto come cittadini, denunciamo con forza un inammissibile degrado amministrativo, oltre l’inefficienza della classe politica di Nemi, che dimentica di recuperare crediti di rilevante importo, indispensabili al sostentamento del bilancio dell’Ente comunale. A causa della sciatta e dissennata condotta dell’ Amministrazione guidata da Alberto Bertucci, il nostro territorio e la sua comunità subiscono inoltre un gravissimo danno di immagine", concludono i due esponenti di Ricomincio da Nemi.

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