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Martedì, 16 Aprile 2024
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Castel Gandolfo: si allontana il sogno olimpico? Al lago forse solo gli allenamenti

Rivedere di nuovo il Lago Albano sede di gare olimpiche sembra ormai solo un miraggio e si pensa di costruire un bacino artificiale per le gare di canottaggio. Il sindaco Monachesi scrive al Coni per ripensarci

Vedere di nuovo i campioni di canottaggio contendersi le medaglie olimpiche nel bacino lacustre di Albano e Castel Gandolfo nel 2024 sembra essere ormai un miraggio. Le notizie di stampa diffuse nelle scorse settimane vogliono che il Lago Albano sia solamente sede degli allenamenti delle nazionali olimpiche, mentre le competizioni si terranno in una bacino lacustre artificiale da costruire nella zona della Fiera di Roma o a Settebagni con una struttura imponente: 2,5 km di lunghezza, 100 metri di larghezza e almeno 3 metri di profondità alimentato non si sa con quali risorse idriche.

Perché spendere  tante risorse per costruire un bacino artificiale, se di laghi naturali il Lazio ne ha in abbondanza?  E' quello che si chiede in una lettera inviata ai massimi dirigenti del Coni e al Comitato promotore di Roma 2024, la sindaca di Castel Gandolfo per chiedere di ripensare al progetto di bacino lacustre artificiale e di scegliere i Castelli Romani come sede delle gare di canottaggio.

Castel Gandolfo è stata già sede olimpica nel 1960, ci sono degli impianti da riqualificare, ma ci sono e si trova inoltre a pochi passi dal villaggio olimpico che dovrà sorgere a Tor Vergata e ai Pratoni del Vivaro dove si dovrebbero tenere le gare di equitazione.

Se le Olimpiadi di Roma dovranno essere delle Olimpiadi low cost perché non scegliere quello che la natura offre, tra l'altro un sito di pregio paesaggistico e naturalistico dove si affaccia la residenza papale. 

"Ha senso realizzare questo bacino acquatico artificiale, spendere decine di milioni di euro per un canale artificiale, stante la crisi economica in presenza di un lago già esistente e già collaudato per una Olimpiade? - scrive la prima cittadina - Davvero Roma vuole essere la Capitale dello spreco?". 

Un progetto analogo venne presentato per la candidatura di Roma per i giochi olimpici del 2004 e costava all'epoca ben 48 miliardi di euro. Quelle olimpiadi furono poi assegnate ad Atene.

Milvia Monachesi chiude la missiva chiedendo di essere ricevuto con una delegazione dei sindaci dei Castelli Romani dagli organizzatori delle olimpiadi, invitati a visitare Castel Gandolfo e il suo lago. 

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