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Lanuvio: illegittimi i licenziamenti alla Montebovi

Il tribunale di Velletri ha dichiarato antisindacale il comportamento della nuova proprietà della Montebovi di Lanuvio, illegittimi anche i licenziamenti

Comportamento antisindacale e licenziamenti illegittimi: questa la decisione del Tribunale di Velletri in merito al ricorso presentato dai sindacati confederali in merito alle presunte attività antisindacali della  Società Montebovi Industrie Roma Srl e la newco Dolciaria Srl di Lanuvio.

“Le maestranze – spiegano i tre Segretari Moranti, Passamonti e Persiani - sono in sciopero dal 26 novembre con presidio davanti all’azienda , per l’affitto di 59 dipendenti, per il licenziamento disciplinare di un rappresentante sindacale e di altri 2 dipendenti, e per la procedura di licenziamento per 21 persone, per la messa in ferie forzata che si protrae ormai da 5 mesi oltre che per il mancato pagamento delle retribuzioni".

I giudici hanno rilevato che nel comportamento della Montebovi e della Dolciaria si è riscontrata una tardiva e insufficiente comunicazione in merito all'affitto di un  ramo d'azienda violando le procedure di consultazione relativamente alla cessione alla Dolciaria Srl e in ogni caso senza aver preliminarmente avviato le procedure di consultazione previste per legge.

A tutto questo si aggiungono pressioni indebite verso i lavoratori in sciopero con la minaccia di applicare la riduzione di 4 ore della retribuzione a fronte di un'ora di sciopero, nonché nella diffusione del comunicato aziendale con cui veniva minacciata l'attivazione di iniziative giudiziarie nei confronti delle Organizzazioni Sindacali e dei lavoratori partecipanti lo sciopero e la minaccia della cessazione definitiva dell'attività produttiva.

I giudici intimano le aziende Montebovi e Dolciaria Lanuvio a non limitare il diritto di sciopero e inoltre hanno stabilito il reintegro sul pusto di lavoro dei tre lavoratori licenzianziati per motivi disciplinari tra cui il rappresentante sindacale della Cgil, Donatello Barone.

"E’ stato dimostrato -  spiegano i Segretari delle Organizzazioni Sindacali - che i provvedimenti di espulsione adottati nei confronti dei 3 dipendenti scioperanti sono illegittimi e, come si legge nel dispositivo del Giudice, la società Montebovi ha voluto adottare un sistema di rappresaglia e di intimidazione finalizzata a sanzionare in maniera esemplare, allo stesso tempo casuale, alcuni lavoratori ed un rappresentante sindacale che esercitavano il diritto di sciopero per dare un chiaro segnale a tutti gli scioperanti della potenziale gravità delle conseguenze della prosecuzione dello sciopero intrapreso".

Intanto si attende un incontro di concertazione fissato per il mese di marzo presso la Regione Lazio e le prossime azioni  dei legali che invieranno alle due società le ingiunzioni di pagamenti per gli stipendi non pagati ormai da mesi.

Gli operai per dare un segnale di distensione potrebbero riprendere a lavorare la prossima settimana nella speranza che la proprietà aziendale avvi un dialogo costruttivo con le maestranze e con le rappresentanze sindacali.

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