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Giuseppe de Righi è il nuovo presidente del Sistema bibliotecario dei Castelli Romani

Nel pomeriggio di lunedì 17 luglio si è svolta a Genzano, presso la sede del Consorzio SBCR, l’attesa Assemblea dei Sindaci dei Castelli Romani per il rinnovo dei Consiglio di Amministrazione dell’Ente. Per la prima volta i componenti non prenderanno emulamenti, ma saranno volontari

Il Consorzio per il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani ha rinnovato i suoi vertici ed eletto il nuovo presidente.  A guidare il consorzio che si occupa di gestire la capillare rete delle biblioteche comunali e diffuse sarà Giuseppe De Righi già presidente per ben 15 anni della Comunità montana dei Castelli Romani.

A De Righi sono arrivati gli auguri di buon lavoro da parte dell'amministrazione comunale di Rocca Priora di cui è stato sindaco negli anni Novanta: "Da parte del Sindaco e dell'interna Amministrazione Comunale un sincero augurio di buon lavoro al neo Presidente, con la certezza che saprà fare bene sia per il sistema bibliotecario che per la Città di Rocca Priora".

Ad affiancare il Presidente ci sarà anche un nuovo Consiglio di Amministrazione composto da Maria Paola De Marchis, Valentina Sollecito, Ascenzo Lavagnini e Roberto Libera. La composizione del nuovo CDA, che, a seguito delle recenti normative, opererà in maniera assolutamente volontaria e gratuita, è stata calibrata ad hoc per proseguire sulla strada che il Consorzio ha intrapreso in questi ultimi anni, perché i Sindaci dei Castelli Romani hanno voluto mixare competenze diverse e complementari.

Negli ultimi anni l'attività del Consorzio non si è rivolta solo alle biblioteche, ma anche all’attività di promozione territoriale culminata nella creazione della DMO Castelli Romani (destination management organization) e nella sottoscrizione del Protocollo di Intesa con la Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini e il Parco dei Castelli Romani per promuovere la destinazione con strumenti cartacei e digitali, tavoli di lavoro, partecipazione a borse e fiere di settore, percorsi di studio e iniziative formative, arrivando ad iniziative come l’ultimo “Open Day” o l’organizzazione della prossima edizione del Buy Lazio ai Castelli Romani che hanno portato e porteranno risorse e sviluppo sul territorio.

Tra le prime questioni da affrontare c'è anche la decisione del comune di Ariccia di uscire dal consorzio bibliotecario a partire dal prossimo anno, l'adesione al consorzio è considerata dall'attuale amministrazione comunale troppo onerosa e poco utile allo sviluppo culturale e turistico della città. La biblioteca di Ariccia rischia così di essere isolata, di non poter più fornire ai proprio utenti il prestito interbibliotecario, limitandosi al posseduto (al momento 400 volumi). Il risparmio economico sarebbe tra l'altro di appena 38mila euro annui, ma con enormi perdite da un punto di vista culturale e di servizi.


 

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