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Elezioni amministrative 2017, nei Castelli Romani niente primarie per il PD

In attesa della definizione di candidati e coalizioni c'è una certezza: nei Comuni dei Castelli Romani niente primarie per il Partito Democratico

Il prossimo 11 giugno i cittadini di Nemi, Lanuvio, Grottaferrata, Frascati, Castel Gandolfo e Lariano sono  chiamati a eleggere il nuovo sindaco. Mentre si stanno definendo coalizioni e schieramenti e tra candidati sindaco certi e sfumati c'è una prima certezza: niente primarie per il Partito Democratico.

Lo strumento che dodici anni fa ha innovato la politica italiana sembra essere stato abbandonato per ritornare al tradizionale metodo di scelta dei candidati sindaco: l'accordo frai dirigenti dei partiti politici.

Dopo che negli scorsi anni le primarie nei comuni dei Castelli Romani avevano portato a divisioni nel centro-sinistra, l'unità politica viene ritrovata privando però i cittadini di un potere di scelta e partecipazione democratica.

Così nei due comuni dove il Partito Democratico esprime i sindaci uscenti, a Castel Gandolfo e Lariano, saranno ricandidati i due sindaci uscenti Milvia Monachesi e Maurizio Caliciotti, con non senza qualche malumore intrapartitico. A Nemi il centro-sinistra ha trovato un punto di accordo nella candidatura di Carlo Cortuso, mentre a Lanuvio nel figlio d'arte Rodolfo D'Alessio che ha visto suo padre essere già primo cittadino.

A Grottaferrata Stefano Bertuzzi si è preso quella candidatura a sindaco che tre anni fa gli era sfuggita all'ultimo momento proprio perdendo le primarie che lo davano per vincitore e a Frascati la scelta del Partito Democratico è caduta su un candidato sindaco "civico" seppur di spessore, il campione sportivo e dirigente del Coni Raffaele Pagnozzi.

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