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Monte Compatri, trema il vice sindaco Quaranta: De Carolis pensa al ritiro delle deleghe

Dalla riqualificazione dell'ex ferriera di Laghetto, alla vicenda smartphone, fino alla differenziata: troppi ormai i distinguo tra il sindaco e il suo numero due che, dopo l'adesione ad Alba nuova, secondo indiscrezioni avrebbe i giorni contati

In direzione uguale ma contraria. Prima l’avvicinamento al centrosinistra, poi il tentativo di ritorno all'ovile dalla parte opposta. Con tanti distinguo e con l’idea di rappresentare un movimento politico che attacca la giunta, di cui però fa parte come vicesindaco. ‘Sono in maggioranza ma ti contesto’, è il tacito slogan del numero due del Comune di Monte Compatri.

Per Claudio Quaranta le ore sarebbero contate. Secondo indiscrezioni raccolte da RomaToday mancherebbe infatti solo la firma del primo cittadino, Marco De Carolis, per il ritiro delle deleghe come suo vice e assessore ai Lavori pubblici. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la riunione in notturna di giovedì 17 marzo. Un'assemblea a cui, quello che dovrebbe essere il braccio destro di De Carolis, non si è presentato ma ha inviato i suoi emissari: tutti iscritti alla formazione "Alba Nuova".

All’ordine del giorno la posizione di Quaranta. Che, da quando ha aderito al gruppo lanciato da Massimo Sama e Luigi Mattarelli non ha mancato occasione per svincolarsi dalle sue responsabilità. "Non viene in giunta, ci critica nelle sedi meno opportune come i manifesti o i social network, in consiglio comunale partecipa passivamente, che sta a fare ancora con noi?". E' questo il ragionamento che in tanti da giorni ripetono nei corridoi della sede di piazza del Mercato. Che fare? De Carolis ha imposto il dialogo convocando la riunione.

Ma ricostruiamo come si è arrivatI a quello che ormai appare uno strappo insanabile.

Dopo le voci, poi smentite dai fatti, di un avvicinamento al Partito democratico, Quaranta ha aderito ad una nuova "strategia di lotta" contro De Carolis. Un nuovo gruppo politico, Alba Nuova, che ufficialmente lo vede come semplice aderente. A pochi giorni dal lancio della formazione, che aveva elogiato proprio il numero due di De Carolis, pronta è arrivata la sua adesione. Con una lettera protocollata e pubblicata su facebook, prima che la maggioranza di cui fa parte ne fosse messa a conoscenza. “Rappresento Alba Nuova”, la scarna comunicazione in una nota stampa.

La forza predica indipendenza politica e soprattutto indifferenza verso la giunta De Carolis. Un'indifferenza però smentita dalla richiesta di revocare l’atto di indirizzo sul progetto di riqualificazione dell’ex ferriera di Laghetto, via manifesto e social network. Gli aderenti alla formazione di estrema destra infatti chiedono che i soldi siano indirizzati sull’area di Pantano escludendo, così, il centro storico e le frazioni di Laghetto e Molara, a ridosso del capolinea Metro C. Lo stesso Quaranta si è ben guardato dal presentarsi in giunta, quando il provvedimento è stato all’esame dell’amministrazione comunale.  

Le ambizioni di Quaranta sono note. La poltrona di primo cittadino è quello che vuole. Da qui lo smarcamento dal "suo"centrodestra anche per la questione smartphone. Acquistati da palazzo Borghese, dovevano essere saldati dagli organi politici. Lui, con il Pd che prova a montare un caso, è più rapido e restituisce il telefono: la notizia sempre prima sulle piattaforme web.

Dubbi anche sul sistema di raccolta differenziata. Per Alba nuova non mancano le criticità. De Carolis chiede delucidazioni. E in giunta, un paio di settimana fa, si trova il responsabile social del gruppo (Massimo Sama) e non il suo vice. “Pressapochismo politico, scarsa conoscenza della forma amministrativa”, sussurrano negli uffici di piazza del Mercato. Per la rottura bisogna solo aspettare.

Pronta per la riunione di maggioranza allargata, convocata per discutere di eventuali problemi interni alla coalizione: Quaranta non si presenta neppure e da qui sarebbe maturata la decisione: "E’ fuori". Un sì che arriva dopo i rumors che si rincorrevano da mesi e i tentennamenti del sindaco De Carolis.

Per ufficializzare il tutto manca solo la firma per il ritiro delle deleghe.

In vista delle elezioni del 2017, le truppe si preparano alla battaglia per la conquista dell’edificio che fu dei Borghese.
 

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