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Cardiologi americani, irlandesi e italiani in un convegno a Monte Compatri

Un focus sulla gestione assistenziale del paziente affetto da scompenso cardiaco acuto, dall’arrivo in pronto soccorso al ricovero in unità di riabilitazione cardiologica

Sabato 19 ottobre la clinica San Raffaele di Monte Compatri sarà la location dove gli esperti di cardiologia provenienti dagli Stati Uniti, Irlanda e Italia si incontreranno in convegno per discutere e approfondire la gestione assistenziale del paziente affetto da scompenso cardiaco acuto, dall’arrivo in pronto soccorso al ricovero in unità di riabilitazione cardiologica.

"Lo scompenso cardiaco - spiega il Prof. Alberto Galante, Resp. dell’Unità Operativa di Riabilitazione Cardiologica della clinica di Montecompatri - è la sindrome clinica caratterizzata dalla incapacità del cuore di pompare sangue in quantità adeguata alle richieste tissutali periferiche, se non a scapito di un aumento della pressione del circolo venoso a monte".

In Italia ne soffre il 2% della popolazione con un picco al 5% per gli ultra sessantacinquenni e raggiunge oltre il 12% negli ultraottantenni. Diventa quindi importante un precoce riconoscimento della patologia e una sua corretta gestione a partire dal dipartimento d’emergenza fino alla dimissione a domicilio, passando per una necessaria riabilitazione cardiologica.

Nel convegno gli studiosi e relatori tracceranno i principi per un percorso di cura integrato più appropriato per la gestione dello scompenso che contempli la migliore gestione clinica della patologia, il miglioramento della qualità di vita dei pazienti, la riduzione della durata della degenza ospedaliera e di conseguenza della spesa per il sistema sanitario nazionale.

Tra i relatori di fama internazionale che interverranno: Frank Peacock da Houston, James Januzzi da Boston, Kennet McDonald da Dublino. Aprirà i lavori il prof. Enrico Garaci, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità e Rettore dell’Università Telematica San Raffaele.

Gli onori di casa al primo cittadino Marco De Carolis che si dice entusiasta del progetto: "Spero che questa tavola rotonda sia il primo passo verso uno studio sempre più approfondito del problema dello scompenso cardiaco. Una sindrome che si sta acutizzando e che si vuole quantomeno frenare".

"È davvero un onore ospitare professori di così vasta fama nella cittadina di Monte Compatri e fare del nosocomio del San Raffaele di Monte Compatri una struttura all’avanguardia anche nel dialogo e nel dibattito sanitario internazionale", conclude il sindaco.

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