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Castel Gandolfo: intesa in Regione per riqualificare l'ex stadio di canottaggio

Procedono gli incontri in Regione per riqualificare l'ex stadio di canottaggio utilizzato per le Olimpiadi di Roma 60. Il Coni dovrebbe presto abbattere le tribune fatiscenti

Chiunque decida di farsi una passeggiata sulle sponde del Lago Albano non può fare a meno di notare lo stato di totale abbandono in cui versano gli ex impianti dello stadio olimpico di cannottaggio utilizzato per le Olimpiadi di Roma 60.

Per riqualificare l'area e consegnarla di nuovo alla cittadinanza e al mondo dello sport sono in corso da alcune settimane alcuni incontri tra la Regione Lazio, l'amministrazione comunale di Castel Gandolfo e il Coni e si sono aperte prospettive di un serio recupero degli ex impianti olimpici. 

"La riunione per la problematica del degrado della zona delle tribune olimpiche al lago è stata molto positiva - ha spiegato la sindaca di Castel Gandolfo Milvia Monachesi a seguito dell'ultimo incontro in Regione - Si è concordato sulla necessità di riqualificare l'area per renderla fruibile al Coni e alla comunità castellana".

"L'idea concordata è che il Coni demolisca le Tribune e la Regione finanzi gli interventi di riqualificazione che saranno realizzati dal Comune. È stata elaborata una bozza di dichiarazione di intenti che ogni Ente valuterà e rinvierà alla Regione a stretto giro. Si spera di poter adottare entro metà gennaio una delibera di approvazione del progetto di riqualificazione. Il Comune dovrebbe avere in concessione l'area per un periodo max di 19 anni e stipulare una convenzione con il Coni per l'utilizzo dell'area. Il costo stimato per l'intervento è di circa 650.000 euro", conclude la prima cittadina.

Castel Gandolfo: impianti olimpici abbandonati

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