rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Albano Albano Laziale / Piazza della Costituente

Albano: raccolta differenziata, ecco cosa ne pensa il Coordinamento dei Comitati di quartiere

A seguito dell'intervista del consigliere comunale di Luca Andreassi sullo stato dell'arte della raccolta porta a porta ad Albano, il Coordinamento dei Comitati di Quartiere con il loro presidente Arturo De Marzi, ha voluto rendere nota la sua posizione

Il Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Albano ha avanzato la richiesta di convocare un consiglio comunale aperto sui temi della raccolta differenziata e a seguito dell'intervista del consigliere comunale Luca Andreassi proprio sullo stato dell'arte del porta a porta ha voluto esporre la propria posizione su un servizio così importante per i residenti dei diversi quartieri.

"La nostra iniziativa parte dalla reazione avuta rispetto alle dichiarazioni trionfalistiche con cui il nostro Sindaco a fine anno commentava  i dati della raccolta differenziata al 26%  con una  tariffa  pro capite più bassa tra i Castelli Romani  ed in definitiva l’auto collocarsi sul podio dei comuni più virtuosi dell’intera area - spiega Arturo De Marzi presidente del Coordinamento dei Comitati di Quartiere - Come Comitati  in questi anni e non da ieri,  abbiamo sostenuto una azione di continuo sollecito  attraverso varie  iniziative e proposte avanzate alle due ultime amministrazioni di centro sinistra". 

Infatti, da diversi anni i comitati di quartiere hanno spinto l'amministrazione comunale a considerare come prioritario l'avvio della raccolta differenziata porta a porta come risposta alla temuta costruzione dell’inceneritore a Roncigliano e funzionale alla dismissione della discarica.  Hanno proposto al Comune di Albano di diventare capofila nella gestione rifiuti  tra i comuni di bacino che sversano a Roncigliano adottando per esempio la strategia “ rifiuti zero”.

E ancora la costituzione della Unione dei Comuni dei Castelli Romani, al fine di mettere a sistema le risorse  e migliorare così i servizi  in termini di costi ed efficienza, tra cui appunto la gestione rifiuti e in ultimo di farsi carico della caratterizzazione dell’ area di  Roncigliano  per  valutare le ricadute sull’ impatto ambientale della discarica che da ormai 40 anni incide sulla ecologia del territorio e sulla salute dei cittadini. 

"I dati oggettivi da noi raccolti,  invece dimostrano una situazione bel lontana da queste aspettative e a questo si aggiunge  la preoccupazione sulla  alta probabilità di veder  scavare di nuovo un altro invaso, l’ottavo,  magari già a fine anno in quanto quello in esercizio che tutti pensavamo essere l’ultimo e quasi colmo, quando si potrà parlare di un piano di bonifica di Roncigliano?", chiede De Marzi.

"Sulla base di queste valutazioni  in contrasto con i proclami  diffusi,  ci è sembrato quantomeno opportuno chiedere all'amministrazione un'occasione di confronto civile su questa situazione  e ci fa piacere apprendere  la favorevole disponibilità del consigliere Andreassi  a incontrare i cittadini per discutere apertamente sulla effettiva situazione in merito alla gestione rifiuti, pertanto ci aspettiamo il suo sostegno alla nostra richiesta consci che  se dovessimo aver  fatto valutazioni sbagliate saremo  pronti a fare pubblica  ammenda", continua il Presidente del Coordinamento dei Comitati di Quartiere in merito alla richiesta di un consiglio comunale aperto.

Arturo De Marzi ci tiene, però, anche a controbattere al consigliere Andreassi su alcune dichiarazioni rese nella nostra intervista: "Rispetto poi ad alcuni passaggi  riportati nell’intervista,  che personalmente trovo offensivi nei confronti di cittadini che da anni si impegnavo volontaristicamente nei  Comitati di quartiere con un atteggiamento costruttivo e spesso volutamente snobbato, una realtà costituita da 8 Comitati  invidiata da tutti i comuni limitrofi in quanto considerata una risorsa preziosa  piuttosto che una interferenza,  tacciati come 'persone politicizzate che addirittura strumentalizzano  i concittadini' , mi limito solo a puntualizzare che se  dei cittadini, 2; 20 o 200 che siano,  chiedono di fare chiarezza su argomenti  importanti suffragati  da dati oggettivi, mossi dall’intento di perseguire  quelli che crediamo debbano essere obbiettivi comuni, un'amministrazione che considera gli abitanti, dei Cittadini,  dovrebbe avere  l’interesse ad ascoltarli".

"Invece ci spiace dover prendere atto di questo paradigma, ovvero: se i Comitati sono al fianco nel bene o nel male dell'amministrazione allora sono i rappresentanti della società civile se invece si permettono di criticare se pur argomentando  l’operato della amministrazione, allora  sono politicizzati quindi le loro istanze vanno ignorate a prescindere dalla loro valenza."

De Marzi avanza anche alcune considerazioni sul calcolo dei costi del servizio di gestione dei rifiuti: "Inoltre  consiglierei all’ingegnere di rispolverare la storiella del pollo di Trilussa circa la differenza tra un dato di media che può essere certo indicativo  ma certo non rappresentativo di una realtà oggettiva, e la spesa effettiva che   un padre di famiglia a fine anno si ritrova  tra le tasse da pagare, realizzando che ad Albano nonostante  la bassa percentuale di  raccolta differenziata,  21% o 28 % che sia, paga il servizio rifiuti di più del vicino di Ariccia o di Genzano dove la raccolta differenziata copre tutto il territorio comunale".

"Restiamo sempre dell’avviso che solo un confronto aperto e costruttivo tra amministratori e cittadini, potrà portare ai risultati attesi  e Noi  siamo interessati  solo al bene di Albano", conclude il Presidente del Coordinamento dei Comitati di Quartiere.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Albano: raccolta differenziata, ecco cosa ne pensa il Coordinamento dei Comitati di quartiere

RomaToday è in caricamento