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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Albano: il M5s contro la legge popolare Rifiuti zero

Il M5s di Albano esprime tutta la sua contrarietà alla legge popolare Rifiuti Zero perché contiene la possibilità di sfruttare i rifiuti attraverso la produzione di biogas

Il M5s di Albano esprime tutte le sue perplessità sulla legge di iniziativa popolare rifiuti zero, non contesta lo spirito della legge, ma in particolare un articolo: il 14.

Cosa afferma questo articolo che inficia la bontà di una legge che intende a puntare tutto sul riuso dei materiali riciclabili sorpassando quelli che sono discariche e inceneritori, verso cui il Movimento 5 stelle è storicamente contrario? Semplice affianca al trattamento aerobico dei rifiuti (ovvero la fermentazione naturale), il procedimento anaerobico attraverso cui viene prodotto biogas, ovvero la fermentazione dell'organico in assenza di ossigeno, produce gas metano o meglio bio metano che può essere immesso da un lato nella rete e dall'altro utilizzato ai fini della sussistenza stessa dell'impianto.

Cosa teme il M5s di Albano che contesta questo articolo della proposta di legge popolare?  "Ci si domanda quale utilizzo potrà esserne fatto del biogas - scrivono gli attivisti stellati di Albano - se non un filtraggio alquanto discutibile, dati i residui, e a questo punto la probabilità di una combustione diretta sul posto? La mancanza di controllo degli enti competenti su tali impianti, (Arpa. Asl, Uffici tecnici comunali) è cronaca quotidiana, su tutto l’attuale ciclo di chiusura del ciclo dei rifiuti. Acconsentire a tali processi creerebbe un ulteriore buco nero, industrializzato, nella chiusura del ciclo dei rifiuti permettendo il proliferare di veri e proprio piccoli inceneritori con un alto rischio esplosivo trattandosi di piccolo accumulatori di gas".

Proprio in virtù delle critiche mosse da tempo dai grillini di Albano, Castellitoday aveva intervistato Luca Andreassi, che oltre a ricoprire un ruolo amministrativo ad Albano, è soprattutto docente di gasdinamica e combustione presso l'Università di Tor Vergata e aveva messo ben in luce come tra un impianto di produzione di biogas e un termovalorizzatore ne passa di acqua sotto i ponti!

Una delle contestazioni mosse dal M5s di Albano è quella di poter trarre profitto dalle gestione dei rifiuti: "Non si può continuare a pensare ai rifiuti come sistema da cui trarre profitto. Sebbene la legge accenni al fatto che i certificati verdi verranno eliminati, non v’è in tutta la proposta di legge alcun accenno all’abrogazione dell’art 21 Dlgs 28/2011, ovvero agli incentivi che vengono rilasciati  per gli impianti che producono energia tramite combustione di biogas… inoltre, cosa ne sarà dell’organico di fine processo che gìà il Tar Toscana e CDS hanno definito rifiuto speciale? Chi controllerà l’organico in ingresso? Perché industrializzare un processo a cui madre natura vede e provvede in maniera totalmente spontanea?".

Forse però a destare preoccupazioni per i grillini albanensi è il fatto che tra i consulenti dell'ente promotore della legge c'è chi lavora proprio nel settore dei rifiuti e delle centrali a biogas, con la paura che si crei una nuova lobby dei rifiuti:" A questo punto ci domandiamo, se si tratta veramente di una proposta di legge popolare o l’ennesima ricerca di profitto da mascherare, in maniera sospetta, con una raccolta firme ambigua?  In nome della trasparenza, dell’onestà, e della tutela dei salute dei cittadini e del territorio, il 5 stelle di Albano, non condivide e condanna tale veduta ampiamente discussa da oltre un anno, anche sul portale Meetup Regione Lazio, perseguendo sistemi che mirano alla non combustione e a processi del tutto naturali per il riciclo dei materiali, in particolar modo dell’organico".

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