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Pavona: case popolari di Via Roma tra liquami e cedimenti delle strutture

Degrado e abbandono: così si può descrivere la situazione degli immobili adibiti a case popolari nel territorio di Pavona di Albano, ma la cui competenza e gestione spetta al Comune di Roma

Non è la prima volta che le case popolari di Pavona (frazione di Albano) a Via Roma vengono sommerse dai liquami. Tempo fa era intervenuto per mantenere le adeguate condizioni igieniche il Comune di Albano anche se non ne aveva competenza. Come non ne aveva competenza? Sì perché le case popolari di Via Roma sono di proprietà di Roma Capitale a cui è demandata la manutenzione degli immobili.

A sollevare il caso sulle inquientanti condizioni igienico sanitarie e strutturali delle case popolari di Via Roma è stato il consigliere regionale di Forza Italia Adriano Palozzi che ha ascoltato gli appelli del Comitato della Difesa della salute dei cittadini di Pavona.

“Liquami, perdite idriche, manutenzione zero, sporcizia, cedimenti strutturali. È questa la condizione di vita da terzo mondo alla quale sono costretti gli inquilini degli alloggi popolari di via Roma (civico 40 e 46) e via Prato, situati a Pavona di Albano Laziale, ma di proprietà e competenza del Comune di Roma. Una storia di degrado e abbandono istituzionale che si trascina da anni, e che sotto il governo a Cinque Stelle – in Campidoglio come in VII Municipio – sta vivendo il suo momento peggiore", denuncia il consigliere regionale di concerto con il segretario del Comitato pavonense, Marco Moresco.

"Intere famiglie, bimbi, anziani, disabili, denunciano a gran voce uno stato di vivibilità ai minimi storici: nei garage copiose perdite di acqua sporca delle fognature, pareti degli appartamenti consumate dalle infiltrazioni d’acqua, pavimentazioni esterne sprofondate fino a 5 centimetri. E ancora, topi, mosche, zanzare, insetti, rifiuti di ogni genere, che creano un ambiente insalubre e pericoloso per la salute umana: un allarme igienico sanitario, quello in atto negli immobili di via Roma, che non può e non deve essere sottovalutato degli enti preposti".

A destar preoccupazione sono anche gli eventi cedimenti strutturali degli immobili con pavimenti rialzati e crepe: "A questo si aggiunge la delicata questione strutturale e funzionale delle palazzine e della precaria abitabilità di molti alloggi: una problematica per cui solleciteremo l’intervento dei vigili del fuoco. Inoltre, sarà mia cura depositare una interrogazione urgente all’attenzione della Regione Lazio e dell’AslRm6 per capire come intende affrontare e risolvere la difficile condizione igienico-sanitaria degli stabili. Infine, rivolgiamo un appello al Municipio capitolino, al Comune di Roma e a tutti gli organi competenti affinché intervengano con immediate opere di manutenzione ordinaria e straordinaria: a partire dal servizio di spurgo e di pulizia dei pozzetti, dalla messa a norma della rete fognaria e dal prosciugamento dei locali allagati per la fuoriuscita di liquami e altri liquidi. Non possiamo più permettere che lo Stato continui ad abbandonare le famiglie delle popolari di via Roma”.

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