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Albano: dubbi e domande sul porta a porta. Ne parliamo con il consigliere Luca Andreassi

Perché non ci sono i cassonetti condominiali? Quando partirà il porta a porta nel centro storico? Come funziona Mister Pack? A queste domande sulla raccolta differenziata ad Albano cerchiamo di dare una risposta con il consigliere comunale Luca Andreassi

Da una settimana la raccolta differenziata porta a porta è iniziata nella frazione di Pavona. Sui social network si sono aperti dibattiti sulle modalità del porta a porta, sul tipo di cassonetti utilizzati, sugli effetti del riciclo della plastica tramite le apposite macchine mangiabottiglie. Per fugare i dubbi, fornire informazioni chiare e tracciare un primo bilancio sul servizio nella frazione del comune di Albano, abbiamo intervistato il consigliere comunale Luca Andreassi, che da tempo si occupa di gestione dei rifiuti. 

Consigliere Andreassi, la scorsa settimana è iniziata la raccolta porta a porta a Pavona. Come sta andando?

Dopo qualche difficoltà iniziale la raccolta sta procedendo in maniera molto positiva. I quantitativi raccolti nella prima settimana sono in linea se non addirittura superiori a quelli che si registrano nelle altre aree in cui il servizio è già attivo. Quindi complimenti ai cittadini di Pavona che bene stanno rispondendo a questo cambiamento di abitudini.

A ottobre partirà il porta a porta anche a Cecchina. Quando verrà completato il quadro del porta a porta anche su Albano Centro?

Stiamo completando le consegne dei kit per la differenziata a Cecchina. A Cecchina la raccolta si avvierà in due fasi. Una prima parte (quella più vicina a Pavona onde minimizzare i fenomeni di “turismo dei rifiuti”) si avvierà il 10 ottobre. Il resto verso la fine di ottobre. Subito dopo inizieremo le consegne dei kit ad Albano Centro in modo da essere operativi entro l’anno e completare il porta a porta su tutto il territorio.

Nella consegna dei kit per il porta porta molti (anche lamentandosi) sui social network hanno notato che mancano all'appello i cassonetti condominiali e tutti hanno ricevuto i cestini monoutenza. Come mai questa differenza rispetto alla prima fase del porta a porta?

In questo ultimo step che riguarda circa 20.000 cittadini stiamo consegnando solo kit di tipo monoutenza. Ovvero non abbiamo previsto, come nei primi step, soluzioni di tipo condominiale con contenitori carrellati pluriutenze.

Questa scelta è stata dettata da diverse ragioni. La prima e la più importante è la volontà di andare verso soluzioni tariffarie del tipo "tariffa puntuale". Ovvero chi peggio differenzia, e dunque chi più indifferenziata produce, più paga. Per far questo, naturalmente, si devono poter valutare comportamenti singoli e non aggregati in condomini.

Inoltre, l'esperienza delle prime fasi ci insegna che in un condominio, purtroppo, c'è sempre una percentuale, seppur bassa, di utenti che decidono di non fare la differenziata e utilizzano il carrellato dell'indifferenziato alla stessa stregua dei vecchi cassonetti stradali. Con la conseguenza di avere un contenitore sempre strapieno e di far vivere l'intero condominio in condizioni indecorose.

Senza che peraltro l'Amministrazione possa intervenire in maniera efficace a contrasto di tali comportamenti. Naturalmente, una volta terminato il servizio di porta a porta su tutto il territorio inizieremo il ritiro dei contenitori condominiali consegnati negli anni precedenti (che peraltro dopo 3 anni sono arrivati anche al termine della loro vita fisica) e la sostituzione con kit monoutenza in modo da uniformare l'intero territorio

Altra questione che ha sollevato un dibattito sui social network: le macchine mangiaplastica e lo sconto sulla Tari per chi differenzia più plastica. Molti hanno visto l'uso di Mister Pack un incentivo a usare più plastica (quando dovrebbe essere disincentivato) altri l'insorgenza di un "mercato nero" delle bottiglie, altri ancora guadagni poco trasparenti per il Comune. Possiamo fare chiarezza sul caso Mister Pack?

Un Amministratore ha a mio avviso due compiti fondamentali: gestire il presente e programmare il futuro. Il presente ci dice che la produzione della platica ad Albano è estremamente significativa. L’introduzione delle macchine Mr Pack consente di effettuare una selezione spinta della plastica prodotta, favorendone il riciclo e consentendo di avere dei vantaggi economici per l’Ente.

Vantaggi economici che sono stati riversati interamente sui cittadini che si sono sobbarcati l’onere di effettuare questa ulteriore differenziazione (si tratta di 334 utenti che hanno complessivamente convertito circa un milione di punti che tradotto in Euro sono pari a circa 15.000 € restituiti ai cittadini). La presenza delle macchine sul territorio in questi 15 mesi non ha impattato in nessun modo su quantitativi di plastica prodotti dalla città di Albano che sono rimasti più o meno gli stessi.

Ma rispetto a 15 mesi la plastica è fortemente separata con benefici ambientali ed economici. Peraltro, per chi volesse evitare di produrre plastica, sempre ad Albano, ha la possibilità di accedere alla fontana leggera dell’acqua (alla spina)  in Piazza Guerrucci. Anche qui il cittadino virtuoso ha un beneficio economico in quanto l’acqua è gratis.

Certamente la tematica della riduzione dei rifiuti è una tematica fondamentale. Vanno però considerate le difficoltà oggettive di un’Amministrazione locale ad intervenire su meccanismi che sono tutt’altro che locali. Si pensi solo alla totale assenza di potere contrattuale che un Amministrazione Locale ha nei confronto della grande distribuzione nell’”imporre” vendita di latte, acqua o detersivi alla spina. Certamente stiamo per attuare un piano di comunicazione che sensibilizzi i cittadini su tale materia.

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