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Albano: la burocrazia blocca il murales artistico sul ponte ferroviario

La realizzazione del murales artistico da parte degli studenti del Liceo Artistico San Giuseppe è stata bloccata per dei cavilli burocratici

Dovevano partire nei giorni scorsi i lavori per la realizzazione del murales artistico da parte degli studenti del Liceo Artistico San Giuseppe di Grottaferrata per riqualificare il ponte ferroviario dell'Appia che si trova all'ingresso della città di Albano.

I giovani artisti, che alcuni giorni fa hanno realizzato un murales artistico al mercato coperto di Grottaferrata, dovranno aspettare per dare colore e nuova vita la cavalcavia di Albano. Alcuni cavilli burocratici hanno bloccato l'inizio dei lavori.

Dopo un lungo cammino per ottenere le necessarie autorizzazioni, i Comitati di quartiere di Albano e l'Associazione F.A.R.E. Castelli avevano nei primi giorni di maggio ripulito dei numerosi manifesti abusivi le pareti del cavalcavia, messo in sicurezza l'area e preparato la superficie con uno speciale prodotto isolante. Era tutto pronto tanto che la stessa amministrazione comunale aveva annunciato la pulizia collettiva dell'area per la realizzazione del murales.

Qualcosa però è andato storto come spiegano in una nota di stampa i promotori del progetto: "Abbiamo ricevuto una comunicazione verbale da parte del comandante della Polizia Locale che ci informava che il murales contravveniva al Codice della Strada, nonostante gli facessimo notare che l’articolo 23 faccia esplicito riferimento alle pubblicità e siano innumerevoli gli esempi di opere d’arte installate presso rotonde o importanti svincoli stradali".

In una conferenza dei servizi l'amministrazione comunale ha bloccato la realizzazione dei murales: "L’amministrazione si sta rimangiando tutti i suoi impegni, a dispetto dei comunicati stampa (ultimo quello dell’8 maggio), attraverso una conferenza dei servizi. Chi ripaga tutte le spese, il tempo impegnato, i danni materiali e morali delle decine di persone coinvolte nel progetto? Cosa ancora più grave tale atteggiamento vanifica e mortifica lo spirito di partecipazione".

"Auspichiamo che questa attenzione sia rivolta nei confronti delle affissioni abusive, anche rendendo riconoscibili i cartelli regolari. Ad esempio sono autorizzati i 2 cartelli pubblicitari 6x3 posti da anni sulla stessa rotonda stradale sull’Appia? E da chi?", è la domanda che si pongono i Comitati di quartiere di Albano e l'Associazione F.A.R.E. Castelli.

Sicuramente il clima elettorale teso non ha aiutato a superare i cavilli burocratici emersi improvvisamente per la realizzazione del progetto. Rumors di piazza dicono che i problemi  siano emersi misteriosamente quando, dopo che le pareti del cavalcavia erano state ripulite dai volontari e nella notte erano stati affisi nuovi manifesti abusivi di un candidato al consiglio comunale, il gesto poco rispettoso era stato denunciato con tanto di foto sui social network. Forse l'idea di una città più pulita e decorosa per chi arriva da Roma non è piaciuta a chi si proponeva di amministrare nel futuro la città.

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