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Albano: convegno nazionale sulla cura delle persone affette da demenza

E' stato presentato alla stampa lo scorso 3 maggio il convegno nazionale di medici e specialisti che si terrà ad Albano sul tema dell'assistenza ai malati di Alzheimer

Quando in una famiglia un genitore anziano si ammala di malattie degenerative come l’Alzheimer, si rompe un equilibrio: assistenza, spesso litigi, stress e preoccupazione rendono spesso ancora più difficile affrontare la malattia dei propri cari.

Proprio di come sia le famiglie, ma soprattutto le strutture sociali e sanitarie devono prendersi carico o meglio forse cura della persona affetta da qualsiasi forma di demenza senile se ne parlerà i prossimo 10 e 11 maggio prossimi in un convegno scientifico nazionale organizzato ad Albano dall’Associazione Italiana di psicogeriatria, dall’Onlus Alzheimer Uniti con il supporto del comune di Albano, la Asl Rmh e la Regione Lazio. Medici e operatori del settore si incontreranno per una due giorni di dibattito che vede un incontro tra la sanità e le politiche sociali, tra i medici e i servizi sociali. L’evento è stato presentato alla stampa lo scorso 3 maggio.

L’assessore ai servizi sociali Fauzi Cassabgi, noto neuropsichiatra, ha spiegato come finora gli interventi a favore della cura delle persone affette da malattie degenerative siano stati non coordinati: “I primi interventi risalgono agli anni 2000 con il progetto Cronos a cui non sono state poi assegnate le risorse e personale. Invece ritengo sia necessario mettere in rete i servizi per la cura dall’Alzheimer attraverso le unità valutative e i medici di base. In questi casi infatti è necessaria una diagnosi precoce con una tempestiva assistenza alla famiglia".

"Noi avevamo pensato all’apertura di due centri diurni nell’Asl Rmh oltre a Cartoni di Rocca Priora - ha continuato l'assessore -  ma l’opposizione di alcune amministrazione ha impedito questo progetto. Come comune capofila per il progetto della presa in carico delle persone affette da demenza stiamo puntando quindi tutto sull’assistenza domiciliare come supporto alla famiglia, sfruttando anche l’esperienza dei Caffè Alzheimer”.

Pierluigi Vassallo, direttore del distretto sanitario dell’Asl H2 ha spiegato come sia importante una sinergia tra mondo sanitario e sociale: “Cerchiamo di portare avanti un’integrazione tra sociale e sanitario, tra ospedale e territorio e per trovare nuova sinergie in tempo di crisi”.

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