Albano: in una vecchia cantina la torre est dell'accampamento di Settimio Severo
Roberto acquista per caso una vecchia cantina nel centro storico di Albano e nei lavori di ristrutturazione scopre di trovarsi nella torre est dell'accampamento romano dell'imperatore Settimio Severo
Il signor Roberto Angelucci è un amante della storia e dell'arte, ha lavorato per oltre quindici anni nel campo del cinema costruendo materialmente le scenografie per grandi film come "C’era una volta l’America" di Sergio Leone, "Il nome della Rosa", "I piedipiatti", "Il Barone di Monkausen", gli ultimi film di Roberto Fellini e in ultimo La leggenda del Pianista sull’Oceano di Tornatore.
Poco più di un anno fa con sua moglie Angela che dirige un laboratorio di costumi artigianali e storici Roberto cerca un locale per esporre gli abiti e le loro creazioni e la scelta ricade su un locale mal ridotto da restaurare su via San Pancrazio che ad Albano collega il Palazzo Comunale con il Duomo.
“Con mia moglie abbiamo un laboratorio di costumi d’epoca che sta all’interno di un cortile e cercavamo qualcosa che desse sulla strada e fosse visibile con delle vetrine - racconta Roberto- abbiamo acquistato questo locale, era pieno di muffa, soffitti pericolanti, ma sono rimasto colpito subito dalla scala circolare e mi sono appassionato e innamorato del posto e quando abbiamo iniziato a lavorare per risistemarlo”.
Durante ristrutturazione una bella sorpresa si è presentata agli occhi dei nuovi proprietari: “Il mio occhio è allenato a vedere le cose antiche anche se coperte da immondizia, e man mano che pulivamo i muri ci rendevamo conto di stare un posto che non era normale, abbiamo iniziato a fare delle ricerche storiche su questo posto e abbiamo constato di trovarci nella torre orientale del Castrum Particum che fu censita nel 1914 e poi se ne erano perse le tracce, noi abbiamo ripulito e riportato alla luce la torre”.
Poco distante da Porta Pretoria quindi la torre est dell’accampamento della seconda legione partica di Settimio Severo è rimasta celata per un secolo dalla prima individuazione e ora diventata grazie alla passione del signor Roberto è diventata un piccolo museo: “L’ho arredato come un piccolo museo e grazie al supporto del mio lavoro ho ricreato abiti, gioielli e armi del periodo romano e i tanti passanti entrano volentieri e chiedono notizie e informazioni. Vorrei che questo patrimonio artistico e le ricchezze storiche di Albano si potessero divulgare a turisti e visitatori anche con il supporto del Comune e delle istituzioni che debbono comprendere che c’è spazio per la cultura e ci sono anche dei cittadini che propongono iniziative e progetti”.
