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Sabato, 20 Aprile 2024
Albano Albano Laziale / Via Marco Moscato

Eccidio delle Fosse Ardeatine, i Castelli Romani ricordano i loro morti

335 furono le vittime dell'atroce eccidio delle Fosse Ardeatine. Un atto di ritorsione delle truppe naziste in cui persero la vita anche alcuni cittadini dei Castelli Romani

A 73 anni dal tragico eccidio delle Fosse Ardeatine è stata celebrata la memoria delle 335 vittime di quel massacro, portato a termine il 24 marzo 1944 da un commando nazista guidato da Erich Priebke e Karl Hass. Come ogni anno erano presenti anche i sindaci e i rappresentanti delle amministrazioni comunali dei Castelli Romani che hanno patito vittime, perso validi giovani e personalità locali in uno dei più efferrati crimini della Seconda Guerra Mondiale, di cui ancora molte famiglie portano le ferite.

In rappresentanza  del Comune di Albano Laziale hanno presenziato alla cerimonia di questa mattina l’Associazione Bersaglieri e il Vice Sindaco Maurizio Sementilli per ricordare Marco Moscati, il partigiano di Albano morto nell'eccidio.

"Un dovere esserci. Fra i nomi delle vittime abbiamo ricordato anche quello di Marco Moscati, ventisettenne ucciso alle Fosse Ardeatine, a cui la nostra città è particolarmente legata. Sulla sua tomba abbiamo deposto un cuscino di fiori", ha dichirato il vicesindaco di Albano.

"Sotto i colpi dei militari tedeschi caddero 335 prigionieri, tra i quali vogliamo ricordare in particolare i nostri concittadini Bruno Annarimi, Vittorio Buttaroni, Roberto Lordi, Ettore Ronconi, Ivano Scarioli, Sebastiano Silvestri - è il ricordo dei suoi concittadini fatto dal giovane sindaco di Genzano Daniele Lorenzon -  Dobbiamo affrontare le pagine della nostra storia con lo spirito di testimoni interessati, per mantenere sempre vivo il filo della memoria e lottare ogni giorno per la tutela della democrazia". 

Nella rappresaglia nazista la città di Monte Compatri perse addirittura il suo sindaco. Placido Martini, avvocato e sindaco di Monte Compatri pagò con la vita la sua scelta politica, in difesa della democrazia, e Mario Intreccialagli, un artigiano, finì in un rastrellamento senza neanche sapere il perché: sono le due vite che la comunità monticiana ha visto scivolare via nella notte tra il 23 e il 24 marzo 1944.

“A 73 anni di distanza – ricorda l’assessore Mauro Ansovini – non dobbiamo dimenticare chi ha difeso la nostra libertà e chi è stato trucidato solo perché si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Commemorare qui, al mausoleo delle Fosse Ardeatine, oggi, è importante per la nostra storia: per ricordare quello che è stato e che non dovrà più essere. Affinché Monte Compatri non dimentichi i suoi concittadini”.

Nella giornata di domani 24 marzo si terranno anche alcune commemorazioni nei Castelli Romani: ad Albano in memoria del giovane martire Marco Moscati alle ore 12 partirà un corteo che da Piazza della Costituente arriverà a Largo Marco Moscati dove il Sindaco Nicola Marini, l’Amministrazione Comunale e le associazioni presenti deporranno una corona di alloro in ricordo del partigiano rimasto ucciso alle Fosse Ardeatine.

Alla stessa ora a Monte Compatri in piazza Mastrofini presso il monumento dedicato ai due martiri, il sindaco Marco De Carolis e i membri dell’amministrazione comunale deporranno una corona di fiori in memoria di Intreccialagli e Martini.

                                                                        

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