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Acqua all'arsenico: l'Italia non ha trasmesso i dati all'UE

Ieri il Commissario Europeo all'ambiente Potocnik ha spiegato la deroga concessa per il Lazio sui livelli di arsenico e ha messo in luce come l'Italia non rendiconti i dati in materia dal biennio 2005-2006

Non si placano le polemiche sulla concessione da parte dell'Unione Europea della deroga fino a 20 microgrammi per litro di arsenico per l'acqua potabile nel Lazio.

Ieri il Commissario Europeo all'Ambiente, Janez Potocnik, nel corso di un incontro con la stampa ha spiegato i motivi della concessione della deroga: "La deroga concessa alla Regione Lazio per il tasso di arsenico contenuto nell'acqua potabile "é stata valutata sulla base di dati scientifici dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Il limite massimo ammesso passa da 10 microgrammi/litro a 20 microgrammi/litro ma non sono concessi limiti superiori ai 20 microgrammi, perché potrebbero causare danni alla salute".

Il Commissario ha poi sottolineato che ogni Stato membro deve fornire un rendiconto triennale relativo alla presenza di sostanze nell'acqua e per quanto riguarda l'esercizio 2005-2006, "l'Italia non ha ancora fornito la sua documentazione"

Sulla deroga concessa dall'Unione Europea è intervenuto anche l'assessore all'ambiente della Regione Lazio Marco Mattei che cerca di placare le polemiche polemiche, auspicando gli interventi necessario per riportare i valori sotto i 10 microgrammi di arsenico nelle zone dove vi è questo problema :"La deroga che abbiamo ottenuto relativa ai 20 microgrammi per litro si riferisce a un valore che, va sottolineato, secondo il documento sulla potabilità delle acque pubblicato dal’Istituto Superiore di Sanità, in accordo con le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), rientra nei limiti per l’acqua potabile che può essere somministrata per brevi periodi in tutta sicurezza, evitando ovviamente l’utilizzo da parte dei soggetti a rischio e in particolare ai bambini sotto i tre anni. A chi tenta di fare disinformazione, ricordiamo che la deroga ci permette di effettuare questi interventi senza dover interrompere l'erogazione dell'acqua potabile, durante il periodo di realizzazione delle opere necessarie, in tutti quei Comuni dove i livelli di arsenico oscillano tra 10 e 20 microgrammi, poiché il nostro intento era e resta quello di riportare i livelli di arsenico entro i parametri fissati per legge”

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