rotate-mobile
Boccea Via Aurelia, 67

Via Aurelia, strada allagata per il maltempo e danni ai negozi: la rabbia dei commercianti

La testimonianza: "Bisogna intervenire, sennò accadrà di nuovo"

Schiena piegata, sotto la pioggia, impegnato ad aprire un tombino. È domenica 10 settembre, giorno in cui il maltempo si è abbattuto sulla Capitale. In via Aurelia un commerciante è sceso in strada e ha tentato di fare il possibile per metterci una pezza. Dopotutto da queste parti, quando il getto d’acqua è più forte, bisogna incrociare le dita, come ha spiegato Silvia De Francesco, titolare di Crea & Vesti, negozio di sartoria e stampa digitale: “Esiste un problema allagamento in quel punto. È accaduto e riaccadrà di nuovo, se non si interviene e non si dà la possibilità del confronto a cittadini e negozianti che lo richiedono. Perché nessuno ha mai riposto alle richieste”.

Chiesto un incontro a Raggi e minisindaca

De Francesco ha ricordato che, dopo il nubifragio del 19 maggio, era stato chiesto un incontro sia alla sindaca, Virginia Raggi che alla presidente del Municipio XIII, Giuseppina Castagnetta: “Se la colpa di tutto è di Giulio Cesare e dei romani che duemila anni fa posarono le prime pietre, allora lasciamo stare. Intanto noi paghiamo i danni per la mancata considerazione, da parte delle istituzioni, di una criticità circoscritta e di loro competenza. Noi non abbiamo titolo ad intervenire sulle strade. Auspico ancora una volta – ha continuato – che la presidente Castagnetta e la sindaca Raggi vengano a verificare l'entità del problema”

La lista dei disagi

Da via Aurelia la voce già si era alzata a seguito dell’allagamento registrato a maggio. De Francesco, in quell’occasione, segnalava: “Sono stati notevoli i danni: suppellettili buttate, impianti elettrici danneggiati, pavimenti in legno gonfiati. Nel pulire la nostra attività e le caditoie, i turisti scioccati guardavano con stupore come alcuni cittadini debbano svolgere compiti che spettano alle istituzioni”. Stavolta, secondo quanto riferito, il parquet ha subito una bella botta: “Probabilmente andrà cambiato. Poi ci sono stati danni pure agli intonaci. Piccoli o grandi che siano, sono sempre disagi. Anche in termini economici”.

La petizione on line

Insomma, qui la pazienza dei titolari delle attività sembra aver raggiunto il limite. Non a caso, sempre a maggio Silvia De Francesco ha lanciato una petizione on line: “Non se ne può più, per noi ogni volta che piove è un vero disastro e, soprattutto, un costo: attività chiuse per rimuovere l’acqua dai negozi, condomini allagati. Nel temporale tra venerdì 19 e sabato 20 maggio, causa le caditoie e i tombini ostruiti per la mancanza di pulizia delle strade ma soprattutto perché molte di esse sono ricoperte dall’asfalto e, quindi, la capienza per far defluire le acque è insufficiente, si forma un fiume d’acqua in piena agevolato dalla pendenza di via Aurelia che, salendo a svariati centimetri, entra nelle attività e nei condomini. Il passaggio delle autovetture, poi, favorisce le onde che alzano il livello dell’acqua già entrata negli immobili”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Via Aurelia, strada allagata per il maltempo e danni ai negozi: la rabbia dei commercianti

RomaToday è in caricamento