Trasporto pubblico: l’infinita attesa del 904
Una lettera ad ATAC e all'Assessora Linda Meleo [posta certificata inviata il 1.02.2019] Spett.le ATAC, Gentile Assessora Linda Meleo, ho provveduto a mandare formale reclamo con il sistema ATAC online per quanto ho vissuto il 31 gennaio scorso (codice segnalazione 00168382/2019). Invio anche questa pec poiché, come utente ATAC, desidero fare tutto quanto possibile per informare la vostra Azienda della qualità del trasporto pubblico in alcune aree della Città, certa che sia possibile migliorare il servizio offerto. Il 31 gennaio scorso dalle ore 19,05 alle 19.50 ho aspettato il 904 direzione Bedeschi alla fermata Boccea/Casalotti. Non è un fatto eccezionale e purtroppo di recente sta accadendo sempre più spesso. In genere comunico i vari ritardi al sistema WhatsApp di ATAC e mando segnalazione con il format predisposto online, ma il servizio continua a peggiorare ed ora provo anche a comunicare con pec. Premetto che nel giorno indicato ero salita alla fermata Boccea/Battistini su un 904 verso Bedeschi alle ore 18,50 e che sono dovuta scendere alla fermata Boccea/Framura per un malore causato dalla compressione tra noi passeggeri. L'autobus era già stracolmo a Boccea/Battistini (segno che non passava da un bel po') e in poche fermate il numero dei passeggeri è aumentato tanto da creare quello che io chiamo l'"effetto carro bestiame". Ho proseguito il percorso prendendo un 905 per avvicinarmi a Selva Candida, strada percorsa dal solo 904. E alla fermata Boccea/Casalotti ho aspettato per 45 minuti. Reclamo per più ragioni: - mancato rispetto degli orari - sistema online di trasmissione informazioni sulla linea fuorviante. Durante tutto il tempo della mia attesa il sistema dava in arrivo l'autobus in 10 minuti. Più in generale segnalo che il sistema muovi.roma.it nell'80% dei casi, per quella che è la mia esperienza (prendo diversi autobus tutti i giorni), dà informazioni false: orari di partenza dai capolinea che vengono spostati di minuto in minuto in avanti, passaggi alle fermate che si rivelano inesistenti (spesso a passare sono autobus che hanno altri numeri rispetto a quelli indicati o addirittura sono autobus "deposito", oppure gli autobus sono già passati e il sistema li segnala ancora in arrivo). Tutto ciò comporta una perdita di tempo notevole. Ore trascorse per strada in attesa degli autobus che si aggiungono ai tempi, a volte interminabili, necessari per percorrere anche brevi distanze a causa del traffico senza regole della città. Un inferno quotidiano che nessun residente di Roma, fruitore dei mezzi pubblici, merita di vivere. In attesa di un riscontro, invio cordiali saluti Ida Dragonetti