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Arvalia Magliana / Viadotto della Magliana

Viadotti e ponti: il Campidoglio getta acqua sul fuoco, per la sicurezza pronti 105 milioni

Dopo il crollo del ponte di Genova, nella Capitale e nella provincia aumentano le richieste di monitoraggio per ponti e viadotti

Dal viadotto di Fiumicino al ponte di Ariccia, si moltiplicano le richieste di controlli sui ponti, anche nella provincia di Roma. Dopo il drammatico crollo di quello realizzato da Morandi a Genova, i riflettori cominciano a riaccendersi su moltissime infrastrutture viarie. A partire dal viadotto della Magliana per terminare con quello che conduce all'aeroporto Leonardo da Vinci.

Il viadotto di Fiumicino

“A distanza da un anno e mezzo dagli eventi sismici che hanno scosso il Centro Italia e dopo i recenti fatti di Genova – fa sapere Angelo Caroccia, assessore ai lavori pubblici della giunta di Montino–  abbiamo nuovamente scritto ad Astral". La richiesta è molto semplice. Il comune di Fiumicino vuole "avere notizie sullo stato di sicurezza della struttura e sul cronoprogramma di manutenzione del viadotto dell’aeroporto". Un'informazione che non interessa soltanto i residenti, ma anche le migliaia di passeggeri che ogni giorno, in auto, attraversano l'infrastruttura.

I ponti di Magliana

Giovedì 16 agosto, a finire sotto i riflettori, sono stati soprattutto i ponti di Magliana. A ridosso della stazione ferroviaria ne è infatti presente uno che porta la firma di Morandi. Non solo. A destare apprensione tra gli automobilisti è anche il viadotto della Magliana. Sul tema, lo scorso inverno, erano circolate delle dichiarazioni in cui, il professor Calzona, aveva evidenziato una serie di preoccupanti criticità. La sintesi era stringente: o si procedeva alle dovute manutenzioni oppure, per evitare crolli, andava chiuso.

Esclusi rischi di crollo

Sulla questione è intervenuto il professor Antonio D'Andrea, preside della facoltà d'ingegneria civile e industriale dell'Università La Sapienza. Com'è stato ricordato dal docente,nel corso dell'ultimo anno  il viadotto è stato sottoposto "ad accurate indagini" che " hanno permesso di escludere i rischi di crollo ventilati a più riprese in alcuni ambienti giornalistici, tecnici o imprenditoriali".

Le manutenzioni sul ponte della Magliana

Sulle condizioni del ponte della Magliana, si registrano anche le rassicurazioni del dipartimento Simu. Sono arrivate a marzo, in occasione di una commissione urbanistica di Roma Capitale dedicata alla realizzazione del Ponte dei Congressi. In quella sede un funzionario del dipartimento capitolino, l'ingegner Botta, si è pronunciato sull'esito delle "verifiche effettuate sulla presunta vulnerabilità sismica del Ponte della Magliana". Come si legge nel verbale della commissione "sono state fatte delle simulazioni ad hoc e la struttura del Ponte, che è in cemento e acciaio, non ha evidenziato particolari criticità ad eccezione della necessità di una manutenzione sulle piste ciclabili laterali, che sarà effettuata dal Dipartimento SIMU con fondi appositamente stanziati nel Bilancio 2018". Al riguardo l'Assessora ai lavori pubblici Margherita Gatta ha precisato che "per quanto concerne  il ponte della Magliana nel Bilancio 2018 sono previsti oltre 2 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria, che si aggiungono ad alcuni lavori di manutenzione ordinaria già realizzati a inizio anno sulla pista ciclabile e sulle passerelle". 

Gli altri ponti ed i fondi a disposizione

Non ci sono soltanto gli aggiornamenti su Magliana. L'assessora Gatta ha tenuto a sottolineare che "la manutenzione continua delle infrastrutture, sia ordinaria che straordinaria, fa parte della normale gestione di una Amministrazione accorta e responsabile". E dunque in in questo momento " sono  in corso, ad esempio, i lavori sul Ponte Principe Amedeo di Savoia, sul ponte dell'Osa e nella Galleria Giovanni XXIII". Complessivamente nel bilancio 2018-2020 sono previsti oltre 90 milioni di euro per le opere di manutenzione urbana relative alla "viabilità inter municipale". In questa cifra rientrano anche gli interventi previsti per garantire al sicurezza dei ponti. Vanno sommati ai 10,3 milioni destinati ai servizi di sorveglianza, si supera di poco la quota di cento. Anzi, centocinque se si considerano anche i quasi 5 milioni di eur che, "sempre per il 2018 - fa sapere l'assessora Gatta - che sono destinati ad ulteriori opere d'arte stradali che i tecnici del Dipartimento SIMU hanno stimato necessitare di interventi". In tutto quindi Roma Capitale dispone di 105 milioni di euro. Quella è la cifra destinata a garantire la sicurezza di strade, ponti, gallerie e viadotti.  

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