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Furti alla Leonardo Sciascia, il consigliere Palma chiede "maggiore sicurezza"

Qualche notte fa il furto di oggetti di cancelleria ordinaria. Nel settembre 2012 la scuola era stata chiusa per un anno interno per il cedimento di uno dei pilastri. Intanto il presidente del Municipio XI, Maurizio Veloccia scongiura: "Solo allarmismi"

La scuola Leonardo Sciascia continua a far parlare di sè. A suscitare la polemica questa volta è stata l'irruzione da parte di ignoti che qualche notte fa hanno sottratto del sapone e svariati oggetti di cancelleria ordinaria come penne e matite, utili allo svolgimento delle lezioni. Oggetti di poco valore nelle tasche dei ladruncoli, sì.

Ma se non fosse un caso isolato? E' quanto sospettato dal Presidente del gruppo consiliare del Pdl, Marco Palma, che in una nota spiega "all'interno della scuola sono presenti altri tipi di strumenti quali computer, lavagne interattive multimediali e proiettori". Secondo Palma, infatti, "non sarebbe da escludere a priori che la recente visita notturna possa essere un sopralluogo per poter magari, nella tranquillità del periodo natalizio, intervenire per portare via ciò che è prezioso per il contributo culturale e formativo".

"Oggi stesso" continua, "presenterò un'interrogazione urgente a risposta immediata proprio per sollecitare la presidenza del Municipio Roma XI rispetto a questa situazione". La scuola, ricorda Palma, era già stata oggetto di polemiche. Nel settembre 2012, infatti, il plesso era stato dichiarato inagibile per un intero anno a causa di un pilastro del sottostante Teatro e i circa 600 alunni, dai 3 agli 11 anni, erano stati dislocati negli istituti vicini. "L'irruzione" conclude Palma, "evidenzia la necessità di una maggiore vigilanza notturna per l'ormai prossima pausa natalizia".

A prendere le distanze dalle dichiarazioni del consigliere è invece Maurizio Veloccia. Il presidente del Municipio XI, infatti, pur condividendo le preoccupazioni dei genitori, fa sapere che "il furto, verificatosi circa una settimana fa, ha riguardato il contenuto dei distributori automatici di cibo e bevande e non gli oggetti utili allo svolgimento delle lezioni. Questo, ovviamente, non per diminuire la gravità dell'accaduto quanto, piuttosto, per ricordare che con l'allarmismo e le strumentalizzazioni non si aiutano i genitori e i docenti, ma anzi si rischia di alimentare inutilmente le paure".

Intanto i genitori degli alunni stanno predisponendo un'iniziativa che possa passare come strenna natalizia per provvedere a riacquistare quei beni che nel frattempo sono stati sottratti.

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