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Venerdì, 19 Aprile 2024
Portuense Monteverde / Via Bernardino Ramazzini

Portuense: a rischio l’assistenza per 40 persone con disabilità

Il Municipio invoca l'intervento della Regione che già nel 2013 impedì la chiusura dell'importante Centro di Educazione Motoria. Mancano le risorse in organico per garantire un'adeguata assistenza ai pazienti ospitati

Troppo pochi per garantire un servizio adeguato. Il Centro di Educazione Motoria di via Ramazzini non se la passa bene. Non certo per la prima volta. Ma il rischio che non sia più possibile garantire un adeguato livello di assistenza ai suoi ospiti esiste. E lo ha riconosciuto anche il Presidente del Municipio IX.

LA CARENZA DI PERSONALE - “Sono molto preoccupato per la difficile situazione in cui si trova il CEM  struttura di eccellenza per disabili gravi – ammette il Minisindaco Maurizio Veloccia –  Ho visitato, nei giorni scorsi, il Centro che attualmente assiste in regime residenziale più di 40 persone con disabilità grave e ho raccolto le preoccupazioni del personale e dei familiari degli assistiti, soprattutto per quanto riguarda la carenza di organico – ha dichiarato il Presidente Maurizio Veloccia –  Al momento, infatti, la struttura soffre per la mancanza di un sufficiente numero di operatori socio-sanitari, ma anche di altre figure professionali specializzate”.

IL COINVOLGIMENTO DELLA REGIONE - Per tentare di  garantire il proseguimento del servizio secondo standard ottimali, il Minisindaco sta tentando di coinvolgere un ente locale di livello superiore. “Al termine dell’incontro – fa sapere Veloccia – ho scritto alla Regione Lazio, chiedendo un incontro proprio su questo tema: grazie all’intervento diretto del Governatore Zingaretti nell’estate del 2013, infatti, è stato possibile scongiurare la chiusura del Centro. Sono certo, quindi, che l’attenzione su questa struttura non verrà meno e si riuscirà a garantire la fondamentale qualità dell’assistenza offerta, che passa necessariamente anche da un giusto rapporto personale/assistiti, nonché dalla necessità che gli operatori abbiano risposte ed assicurazioni riguardo al loro futuro, considerata soprattutto la serenità che richiede il lavoro che svolgono”.

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