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Marconi San Paolo / Viale Guglielmo Marconi

Marconi, i terreni di parco Papareschi sono troppo inquinati: spunta l'idea di farne un parcheggio

Presentate le analisi condotte sui terreni che avrebbero dovuto ospitare il futuro parco. Simoneschi (M5s): "Nel caso in cui non sia bonificato il sito ho proposto un parcheggio. Ma devono decidere i residenti"

C'era una volta un sogno, coltivato dai residenti d'uno dei quartieri più popolosi di Roma. Fare di un'area inutilizzata un parco pubblico. Quel sogno con gli anni si è trasformato in un progetto, nato dalle sinergie messe in campo dagli abitanti di Marconi. Un progetto partecipato che giovedì 28 marzo, ha subito una dura botta d'arresto.

I terreni inquinati 

I terreni su cui doveva sorgere parco Papareschi sono inquinati. Questo era noto ed in effetti era già emerso nel corso dell'ultima conferenza dei servizi. Ai consiglieri del Municipio XI ed ai cittadini è stato spiegato anche quanto sono inquinati. "Sono state rilevate tracce di materiali pesanti, come il mercurio" fa sapere il presidente del Comitato di quartiere Enrico Pasini. "Non ci è stato detto però dove sono state realizzati questi sondaggi". Perchè la superficie del parco, in effetti, è estesa. E potrebbe non essere egualmente inquinata l'area dove sorgeva l'ex complesso Mira Lanza e quella che invece,ad esempio, da sui casali Ceccarrelli.

La proposta dei parcheggi

"Ora bisogna capire qual è il costo della bonifica e se Roma Docs, che deve realizzare il parco, sia disposta a sostenere le spese di quest'intervento. Se però quell'area deve restare abbandonata – ha precisato la capogruppo grillina Manuela Simoneschi – piuttosto che lasciare che diventi una discarica o che finisca come l'ex Mira Lanza, allora io ho proposto di realizzarvi dei parcheggi. E' solo un'idea che dovrà essere valutata dai residenti".

La richiesta del polmone verde

La proposta è stata però subito respinta dalle opposizioni. "Dall'operazione che ha consentito a Roma Docs di costruire tanti appartamenti su via del Porto Fluviale, al Municipio VIII cosa rimane? – obietta l'ex consigliera grillina Maria Cristina Restivo – a me sembra che ora abbiamo solo dei terreni molto inquinati". Sulla sponda opposta del Tevere, le cose sono andate diversamente. "Nel Municipio VIII, come chiarito dal Dipartimento Pau, sono stati realizzati parcheggi ad uso pubblico ed una sala convegni. Manca solo il collaudo. Sul nostro versante invece doveva essere realizzato un parco – ricorda il presidente di Commissione Mirko Marsella – ora che senso ha, per i residenti di Marconi che chiedono da tanti anni un polmone verde, di avere in cambio dei parcheggi? Quest'idea è peggio di quella del PUP a piazzale della Radio".

Progetti partecipati e progetti imposti

La proposta non è piaciuta neppure alla Rete Arvalia, il network di commercianti di Marconi. "Non ci siamo. Non si può pensare di  creare dei parcheggi al posto di un parco per risolvere il problema dei parcheggi eliminati dalla preferenziale di Marconi – valuta Alessandro Pallaro, presidente della Rete Arvalia – tra l'altro, questa preferenziale, è frutto di una scelta calata dall'alto mentre il primo è figlio di un progetto partecipato, fortemente voluto dai cittadini, e per i quali i cinque stelle si erano anche spesi in campagna elettorale". La soluzione "extrema ratio" suggerita da Simonenschi, non è piaciuta neppure al Comitato di Quartiere.

Una proposta arrendevole

"Premesso che vogliamo capire dove sono stati fatti i carotaggi e quali sono i terreni maggiormente inquinati – ribadisce Enrico Pasini, presidente del CdQ Marconi – voglio dire che questa proposta ci è sembrata troppo arrendevole". Insomma, per ora, non sembra raccogliere i frutti sperati. A Marconi, con l'arrivo della preferenziale, si taglieranno molti posti auto e quindi, in futuro, ci sarà necessità di parcheggi. Il bisogno di un'area verde è però molto più antico. Difficile accettare l'idea, dopo averne tanto parlato, di fare un passo indietro.
 

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