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Marconi Marconi / Lungotevere Vittorio Gassman

Marconi resta senza verde: l'immobilismo del Campidoglio affossa il progetto del parco Papareschi

L’area verde dove sorgeva l’ex Mira Lanza è inquinata ed il Comune non vuole prenderla in carico. Rischia di sfumare il sogno del parco di Marconi. Palumbo (PD): “Situazione di stallo inaccettabile”

Il sogno di un parco a Marconi si sta trasformando in un incubo. Nei terreni  che confinano con l’ex Mira Lanza, è prevista la realizzazione di un’area verde attrezzata. Fa parte del “Progetto Urbano Ostiense Marconi” e, con la riqualificazione del vecchio saponificio, ne rappresenta un nodo centrale. Ma è fermo al palo.

Il rischio dell'oblio

Criticità di ordine burocratico, si stanno sommando alle difficoltà nella gestione di un processo che non può contare della guida politica del Municipio XI. Da aprile del 2019 infatti la maggioranza pentastellata è stata sfiduciata. Diventa pertanto difficile per i cittadini avere un’interlocuzione efficace e conoscere quale sia lo stato dell’arte di molti interventi su cui, inevitabilmente, sta calando l’oblio. Tra questi c’è il Parco Papareschi su cui, la Commissione Trasparenza di Roma Capitale, ha tentato recentemente di non far scendere il sipario.

Il nodo della bonifica

Il problema principale, già ratificato dalla ASL, è che l’area dov’è previsto il parco è inquinata. E quindi bisogna procedere alla bonifica. I costi dell’operazione però non sono ancora stati calcolati né è chiaro chi dovrebbe procedere all’intervento. La Roma Docks srl, nell’ambito dell’accordo di programma relativo alla “riqualificazione dell’ex Federazione Italiana Consorzi Agrario”, deve procedere alla realizzazione del parco. E’ un’opera a scomputo promessa in cambio della costruzioni di alcuni appartamenti su via del Porto Fluviale. Non è però previsto che si debba occupare anche della bonifica di un’area che, quando è stato ratificato l’accordo, non si sapeva fosse inquinata.

I ritardi del Comune

“Dovrebbe essere il Comune ad eseguire l’intervento ma Roma Capitale finora non ha acquisito al patrimonio neppure l’area dov'è previsto il parco” ha spiegato Francesca Sappia, l’ultima consigliera pentastellata a lasciare la maggioranza nel Municipio XI. “Eppure c’è una sentenza del TAR che, nell’agosto 2019, dava 30 giorni al Campidoglio per effettuare questo passaggio di proprietà”. Le ragioni dello slittamento non sono chiare, ma è probabilmente soltanto questione di tempo. Tra l’altro, la realizzazione del parco è stata recentemente inserita nell’ambito del Re-Inventing cities, insieme all’ex complesso industriale Mira Lanza. Un aspetto che, tuttavia, non risolve il problema di come e quando sarà realizzata la sospirata bonifica.

Regna l'incertezza

"Lo stallo nella realizzazione del parco Papareschi é inaccettabile – ha commentato Marco Palumbo,presidente della commissione Trasparenza di Roma Capitale - I cittadini di  Marconi hanno assoluta necessità di questa area verde e la storia di questo parco si trascina da ormai troppo tempo. Per questo, la commissione Trasparenza ha acceso un faro sulla vicenda ed abbiamo intenzione di andare avanti chiedendo tutti i documenti agli uffici competenti. Convocheremo una nuova seduta di commissione e se necessario – ha promesso il consigliere capitolino del PD – un'audizione di assessori e dirigenti responsabili dell'iter di realizzazione del parco". Nel presente regna l’incertezza. “Se va bene, e sono scettica sulle intenzioni dell’amministrazione pentastellata, ci vorranno degli anni” ha commentato l’ex grillina Sappia. La dose di pazienza tra i residenti di Marconi, peraltro protagonisti in passato d' uno specifico progetto partecipato, rischia di esaurirsi prima.
 

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